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Cibo e clima: più consapevolezza a tavola, la svolta alimentare degli italiani

Sempre più italiani hanno iniziato a mangiare in modo diverso, scegliendo cibo più sano, semplice e naturale. Non si tratta solo di una moda o di una “reazione temporanea”, ma di un vero e proprio cambiamento culturale, spinto dal desiderio di stare bene, vivere meglio e rispettare ciò che ci circonda.

A tavola, oggi, si cercano ingredienti veri, meno processati, con meno zuccheri, sale e grassi saturi. Inoltre cresce l’interesse per i prodotti locali, stagionali, biologici e per una cucina più leggera e sostenibile.

Secondo l’Osservatorio Nestlé 2024, il 44% degli italiani ha aumentato il consumo di verdure, mentre il 31% consuma più legumi e il 22% più pesce rispetto all’anno precedente. Allo stesso tempo, il 43% ha ridotto il consumo di carne rossa, il 39% ha limitato i dolci e il 51% dichiara di bere meno superalcolici. Dati che ci dimostrano inequivocabilmente una maggiore attenzione alla salute, e possiamo dire anche un cambiamento di mentalità: oggi si mangia con più consapevolezza, anche nelle scelte quotidiane più semplici.

Un’altra ricerca, condotta da Eurispes, mostra che oltre il 9% degli italiani ha adottato una dieta vegetariana o vegana, ma il numero di persone che si definiscono “flexitariane”, (ovvero che riducono volontariamente il consumo di carne pur senza eliminarla del tutto) è in continua crescita. A scegliere un’alimentazione più vegetale, senza rinunce assolute ma con attenzione e criterio, sono soprattutto i più giovani, sempre più informati e consapevoli dell’impatto ambientale e etico del cibo.

Sembrerebbe infatti che a guidare questa svolta non c’è solo il desiderio di migliorare la salute personale ma sempre più persone scelgono cosa mangiare anche in base anche a motivazioni etiche e ambientali. Ad esempio si sta diffondendo una maggiore sensibilità verso la sofferenza animale: si mettono in discussione gli allevamenti intensivi, si scelgono uova da galline allevate a terra, si riducono i derivati animali, anche solo per rispetto. Allo
stesso tempo, si prende coscienza dell’impatto ambientale della produzione alimentare: secondo la FAO, il sistema alimentare globale è responsabile di circa un terzo delle emissioni di gas serra, con la produzione di carne tra le principali cause.

Anche il rapporto con il cibo industriale sta cambiando: molte persone stanno abbandonando prodotti confezionati (cibi processati) ricchi di zuccheri, additivi e ingredienti poco trasparenti. Si riscopre la cucina fatta in casa, si preparano pasti semplici prediligendo pochi ingredienti di qualità, si fa la spesa con più attenzione. Banalmente si presta più attenzione all’etichetta dei prodotti, si evita lo spreco e si sceglie con maggior criterio.

La svolta alimentare degli italiani al momento non è drastica né uniforme; c’è ancora molta strada da fare e molte differenze tra regioni, fasce d’età e condizioni socio-economiche. Ma la direzione è chiara: un’Italia che si sta allontanando dagli eccessi e si sta riavvicinando alla semplicità, alla qualità, alla consapevolezza verso salute, ambiente e rispetto verso gli animali.

 

Redatto da Martina Hamdy

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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