Global warming, in Italia aree costiere a rischio entro il 2100
Allarmante previsione dell'Enea: "serve un piano di mitigazione e adattamento"
Gli effetti del Global Warming per l’Italia potrebbero essere catastrofici. L’allarme arriva dall’Enea, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie e per l’energia, che nel corso di un convegno sullo sviluppo sostenibile ha mostrato alcune proiezioni sugli effetti dell’innalzamento del Mediterraneo a causa del riscaldamento globale. “Migliaia di chilometri quadrati di aree costiere rischiano di sparire, in assenza di interventi di mitigazione e adattamento”. Entro il 2100 l’innalzamento del mare lungo le coste italiane è stimato tra 0,94 e 1,035 metri, prendendo in considerazione un modello cautelativo, e tra 1,31 metri e 1,45 metri, seguendone uno meno prudenziale. Da tenere in considerazione anche l’effetto della “storm surge”, l’onda di marea generata dalle tempeste, che in particolari condizioni determina un aumento del livello del mare rispetto al litorale di circa 1 metro. Sommando la superficie delle 15 zone costiere già mappate – in tutto si arriverà a 40 più a rischio -, l’estensione totale delle coste italiane a rischio inondazione è di 5.686,4 kmq, ossia una superficie “pari a una regione come la Liguria”.
Secondo le proiezioni di @ENEAOfficial entro la fine del secolo diverse aree costiere del nostro Paese, in assenza di azioni, rischiano di essere sommerse dal mare. #economiamare pic.twitter.com/YP96wUWHo9
— Confcommercio (@Confcommercio) February 13, 2019