I negazionisti climatici negano la pericolosità del coronavirus. I nomi sono tra i più noti. Prima negavano il cambiamento climatico e il riscaldamento globale. Adesso sono in prima linea nel minimizzare la pandemia da Covid-19. Non c’è limite. La fiducia da parte della gente nei confronti del mondo della scienza aumentano. E i negazionisti cosa fanno? Dicono no. Dicono che il coronavirus non è pericoloso. Tra loro, l’Heartland Institute e il cospirazionista Alex Jones.
I negazionisti climatici negano la pericolosità del coronavirus
Devastanti le conseguenze nell’opinione pubblica: legittimate tutte le proteste contro le misure di restrizione. A rintracciare la pericolosissima disinformazione in tempo di coronavirus, tra gli altri, ci pensa DeSmog. Blog dedicato alle fake news in ambito climatico, DeSmog ha rintracciato una settantina tra persone e gruppi che negano la mortalità del Covid-19. E che spingono l’opinione pubblica a terminare il distanziamento sociale.
Leggi anche:
Il Governo in prima linea contro le fake news: intervista al Prof. Ruben Razzante |
Scienza ufficiale e cooperazione globale rappresentano una minaccia per i negazionisti
“La guerra climatica ha in gran parte confuso il pubblico. E ha ridotto la fiducia delle persone nella scienza e nel governo– afferma Brendan DeMelle, direttore esecutivo di DeSmog- Ci troviamo in mezzo a una pandemia in cui scienza e cooperazione globale sono fondamentali. E questo rappresenta una minaccia per l’ideologia dei negazionisti (…). Questi ultimi sostengono la cospirazione. Affermano, cioè, che il governo prende il controllo delle nostre vite. Che toglie la libertà. E che ci soppone a ordini di restare in casa, ai quali dobbiamo ribellarci”. Una follia. Considerato che, nelle ultime ore, le vittime del coronavirus hanno superato l’impressionante numero di 200.000.