Extinction Rebellion, la Rai dica la verità sulla crisi climatica. Il flash mob a Milano
Il Servizio Pubblico non tratta la crisi eco-climatica come sarebbe necessario, denuncia Extinction Rebellion Milano. E fa tre richieste precise alla Rai
Nel pomeriggio di domenica 20 novembre il movimento ambientalista Extinction Rebellion è tornato in azione a Milano per denunciare la «gravissima mancanza sui mass media di spazi che trattino la crisi ecoclimatica come una vera e propria emergenza».
Se il problema affligge tutti i più importanti mezzi di informazione, per il gruppo milanese rappresenta una mancanza particolarmente grave da parte della Rai. È «di proprietà di tutte e tutti noi», spiegano gli attivisti: «dovrebbe evitare obiettivi puramente commerciali e avere il dovere di raccontare in modo chiaro e approfondito gli argomenti di interesse collettivo».
La campagna DiRai la Verità! ha portato alcune attiviste e attivisti nel centro di Milano, in corso Vittorio Emanuele, per un flash mob con momenti teatrali e coreografici accompagnati da attività che hanno coinvolto i passanti.
La crisi ecoclimatica dev’essere trattata come un’emergenza da contrastare al più presto per evitare effetti irreversibili, critici per la vita sul pianeta, avverte Extinction Rebellion Milano, e riprende le parole del segretario generale dell’ONU.
Guterres «ha parlato di “suicidio collettivo” se non si contrasta questa emergenza il prima possibile», affermano gli attivisti. Eppure «i telegiornali e le principali testate giornalistiche si limitano a dare spazio agli “eventi meteorologici estremi” quando non al “maltempo” senza porre l’accento sulla causa comune di questi fenomeni: l’aumento della temperatura media del pianeta causato da un modello di sviluppo che sovrasfrutta le risorse naturali e brucia senza fine gas nocivi nell’atmosfera terrestre. Ancora meno spazio viene dato alla parte “ecologica“ della crisi, che vede tra i suoi effetti ciò che la scienza chiama sesta estinzione di massa e la diminuzione della resa dei raccolti agricoli».
Per Extinction Rebellion Milano ciò avviene principalmente per tre motivi:
- gli addetti ai lavori non sono adeguatamente formati sull’argomento, che è complesso e richiede competenze specifiche per essere trattato;
- i mass media non sono liberi di trattare l’argomento perché basano le loro entrate finanziarie su sponsorizzazioni di aziende che fanno affari con l’estrazione e lo sfruttamento di fonti energetiche fossili che sono tra le cause dell’emergenza ecoclimatica;
- i media, succubi dei “mercati” e della “concorrenza”, preferiscono modalità di informazione spettacolarizzate, a ciclo breve e quando non brevissimo, basate sulla contrapposizione e sulla rissa, e disdegnano l’approfondimento e la problematizzazione che non fa “audience”.
Con la campagna DiRai la Verità! Extinction Rebellion Milano avanza tre richieste precise alla Rai:
- trasmettere ogni giorno come primo servizio del TGR Lombardia un bollettino della qualità dell’aria della nostra regione, così pessima da essere uno degli effetti più tangibili della crisi eco-climatica, assieme al racconto delle iniziative di mitigazione del problema;
- fare trasparenza sui bilanci, dichiarando al pubblico ogni tipo di finanziamento proveniente dall’industria fossile e rinunciare a tutti gli investimenti pubblicitari diretti e di sponsoring e a qualunque altra forma di collaborazione commerciale con le compagnie fossili;
- parlare di crisi eco-climatica nel modo adeguato: si formi un gruppo di persone esperte di comunicazione, giornalisti e scienziati che elabori delle indicazioni chiare riguardo le modalità corrette con cui parlare di crisi eco-climatica, basandosi su dati scientifici e senza dare spazio ai negazionismi, e che queste indicazioni vengano adottate senza eccezioni.
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