Per la prima volta dichiarata carenza d’acqua nel Fiume Colorado
Grave siccità nell'ovest degli USA: interessato l'intero territorio di California, Oregon, Nevada, Utah, Idaho, North Dakota e Montana

Troppa poca acqua nel fiume Colorado: per la prima volta sono state introdotte interruzioni nella fornitura d’acqua nel sud-ovest degli USA.
Gran parte dell’ovest degli Stati Uniti è infatti in condizioni di grave siccità: l’intero territorio di California, Oregon, Nevada, Utah, Idaho, North Dakota e Montana è interessato dalla siccità. Il 22.4% degli Stati Uniti è in condizioni di siccità grave o estrema: si tratta di un record che persiste da diverse settimane.
Il fiume Colorado fornisce acqua potabile a 40 milioni di persone e 30 tribù di nativi americani, elettricità per 7 milioni di persone, acqua per irrigare oltre 2 milioni di ettari di campi coltivati, senza contare l’importanza dell’acqua per le specie animali e la fauna locale.
Il livello del Lago Mead, la più grande riserva d’acqua dolce degli USA, è diminuito in modo preoccupante quest’anno e ora risulta pieno solo per il 35%. Il livello non era mai sceso così tanto dagli anni ’30 a questa parte, quando il lago si riempì dopo l’entrata in funzione della Diga di Hoover. Anche il Lago Powell, sempre alimentato dalle acque del fiume Colorado, è ai minimi storici, con un riempimento del 32%.

Secondo le previsioni del Bureau of Reclamation, data la siccità eccezionale che sta interessando queste regioni degli USA, le dighe di Glen Canyon e di Hoover nel 2022 ridurranno le acque di scarico. I primi a risentire della mancanza di acqua saranno gli agricoltori in Arizona, mentre un taglio meno drastico è stato imposto per gli stati di Nevada e Messico.
Questo potrebbe essere solo il primo gradino: la crisi climatica sta cambiando non solo le temperature, ma anche i pattern relativi alla caduta di pioggia e neve e il bacino del fiume Colorado potrebbe andare incontro a decenni di siccità e caldo sempre più intenso.