Atmosfera

Buco dell’ozono sull’Antartide: quest’anno il settimo più piccolo dal 1992

Nel 2024 il buco dell'ozono è stato 3 volte più esteso degli Stati Uniti. Secondo gli scienziati potrebbe chiudersi completamente entro il 2066

Continua la ripresa del buco dell’ozono, che nel 2024 ha raggiunto la settima estensione più bassa dal 1992, ovvero da quando è iniziato il suo recupero. Il picco stagionale si è verificato tra il 7 settembre e il 13 ottobre, quando la riduzione dell’ozono ha raggiunto il suo apice annuale.

Buco dell’ozono: nel 2024 il settimo più piccolo dal 1992

Negli ultimi anni, la grandezza del buco dell’ozono è stata molto variabile. Nel corso del 2023 il buco dell’ozono è comparso già ad inizio agosto e a settembre è diventato per un breve periodo il sesto più grande mai osservato con un’estensione di 26,15 milioni di chilometri quadrati, per poi tornare nella media ad ottobre e aumentare nuovamente a fine mese, fino a restare intorno ai 15 milioni di chilometri quadrati fino a fine novembre-inizio dicembre.

Nel 2024 l’area del buco dell’ozono del 2024 si è classificata come la settima più piccola da quando è iniziato il recupero nel 1992. Con quasi 20 milioni di chilometri quadrati, la regione media mensile interessata dalla mancanza di ozono è stata quasi tre volte più grande degli Stati Uniti. Il buco ha raggiunto la sua massima estensione giornaliera dell’anno il 28 settembre, con 22,4 milioni di chilometri quadrati.

buco dell'ozono

L’ozono stratosferico ha un’azione filtrante nei confronti delle radiazioni solari ultraviolette pericolose per la salute umana.

Il miglioramento di quest’anno è dovuto alla combinazione di fattori. Innanzitutto si è osservata una continua diminuzione dal Protocollo di Montreal dei clorofluorocarburi (CFC), una sostanza chimica che reagisce con l’ozono, riducendone la presenza. A questo si aggiunge, secondo gli scienziati della NOAA una “inaspettata infusione di ozono” trasportata dalle correnti d’aria provenienti dal nord dell’Antartide.

“Il buco nell’Antartide del 2024 è più piccolo dei buchi nell’ozono visti nei primi anni 2000”, ha affermato Paul Newman, leader del team di ricerca sull’ozono della NASA e scienziato capo per le scienze della Terra presso il Goddard Space Flight Center della NASA a Greenbelt, nel Maryland. “Il graduale miglioramento che abbiamo visto negli ultimi due decenni dimostra che gli sforzi internazionali che hanno frenato le sostanze chimiche che distruggono l’ozono stanno funzionando“.

Inserendo l’estensione di quest’anno nel report di dati satellitari, che gli scienziati hanno iniziato ad utilizzare per monitorare lo stato del buco di ozono nel 1979, il buco di quest’anno si è classificato al 20° posto per area in 45 anni di osservazioni.

Secondo gli esperti, di questo passo, il buco dell’ozono potrebbe chiudersi completamente entro il 2066.

Silvia Turci

Ho conseguito una laurea specialistica in Comunicazione per l’Impresa, i media e le organizzazioni complesse all’Università Cattolica di Milano. Il mio percorso accademico si basa però sullo studio approfondito delle lingue straniere, nello specifico del francese, inglese e russo, culminato con una laurea triennale in Esperto linguistico d’Impresa. Sono arrivata a Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995) nel 2014 e da allora sono entrata in contatto con la meteorologia e le scienze del clima: una continua scoperta che mi ha fatto appassionare ogni giorno di più al mio lavoro.

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