Ghiacci

Calotta artica poco estesa e sempre più sottile

Quest'anno l'estensione minima potrebbe sfiorare il record assoluto

Le condizioni della calotta artica quest’anno continuano ad essere preoccupanti. Oltre a restringersi fino a sfiorare l’estensione record del 2012, la calotta glaciale sta diventando anche sempre più sottile. A metà agosto la superficie raggiungeva i 5,04 milioni di chilometri quadrati (praticamente come nel 2012) ma, rispetto a 7 anni fa, oggi lo spessore del ghiaccio è nettamente inferiore. Secondo gli esperti del NSIDC (National Snow and Ice Data Center) e del Polar Science Center, lo spessore della calotta artica oggi è meno della metà di quello del 1980.

Estensione calotta artica: il confronto con il 2012. Fonte nsidc
Estensione calotta artica: il confronto con il 2012. Fonte nsidc

A luglio 2019 il volume medio di ghiaccio marino era di soli 8.800 chilometri cubi. Il volume della banchisa non è mai stato così scarso dal 1979, ossia da quando sono iniziate le misurazioni. Si tratta di circa 300 chilometri cubi di ghiaccio in meno rispetto al record precedente del 2017.

Volume della calotta artica. Fonte: Polar Science Center
Spessore della calotta artica. Fonte: Polar Science Center

Oggi il volume del ghiaccio marino è meno della metà (il 62%) rispetto al massimo raggiunto nel 1979 e del 47% inferiore alla media mensile tra il 1979 e il 2018.

 

L’estensione minima, come ogni anno, verrà raggiunta nel mese di settembre e, secondo i ricercatori, quest’anno dovrebbe avvicinarsi al record minimo storico. Secondo le proiezioni, infatti, la calotta artica dovrebbe continuare a perdere ghiaccio contraendosi ancora fino a raggiungere una superficie tra i 3,75 e i 3,44 milioni di km2. L’estensione minima di quest’anno sfiorerà dunque il record del 2012 (3,39 milioni di km2) senza superarlo, piazzandosi però al secondo posto sorpassando il 2007 e il 2016.

Silvia Turci

Ho conseguito una laurea specialistica in Comunicazione per l’Impresa, i media e le organizzazioni complesse all’Università Cattolica di Milano. Il mio percorso accademico si basa però sullo studio approfondito delle lingue straniere, nello specifico del francese, inglese e russo, culminato con una laurea triennale in Esperto linguistico d’Impresa. Sono arrivata a Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995) nel 2014 e da allora sono entrata in contatto con la meteorologia e le scienze del clima: una continua scoperta che mi ha fatto appassionare ogni giorno di più al mio lavoro.

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