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Oceani: l’Onu nella conferenza di Lisbona dichiara l’emergenza

Almeno 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono negli oceani ogni anno

Il mondo è nel mezzo di una “emergenza oceanica”. Ad affermarlo è Antonio Guterres, intervenuto all’apertura della Conferenza sull’oceano delle Nazioni Unite a Lisbona, in Portogallo, alla presenza capi di stato di 20 Paesi. Il segretario generale delle Nazioni Unite ha esortato i governi a fare di più per ripristinare la salute degli oceani, sottolineando che “abbiamo dato per scontato l’oceano e oggi affrontiamo quello che chiamerei un oceano di emergenza.

Dobbiamo invertire la tendenza”. Il tema centrale della conferenza verte sull’esigenza fondamentale di conoscenze scientifiche e tecnologia marina per costruire la resilienza degli oceani. L’obiettivo è quello di mappare l’80% dei fondali marini entro il 2030.

Secondo il rapporto sul clima globale dell’Organizzazione meteorologica mondiale nel 2021 l’innalzamento del livello del mare, il riscaldamento e l’acidificazione degli oceani e le concentrazioni di gas serra hanno tutti raggiunto livelli record.

Le zone costiere devono affrontare inondazioni sempre più frequenti, mentre l’inquinamento sta creando danni irreversibili e la pesca intensiva paralizza gli stock ittici.
L’inquinamento marino è in aumento e le specie sono in declino: gli esemplari di squali e razze sono crollati di oltre il 70% negli ultimi 50 anni.

Quasi l’80% delle acque reflue del mondo viene scaricato in mare senza trattamento, mentre almeno 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono negli oceani ogni anno. “Senza un’azione drastica, la plastica potrebbe superare tutti i pesci nell’oceano entro il 2050”, ha avvertito Guterres.

Urgente un trattato per proteggere tutti gli Oceani

Guterres ha affermato che l ‘”egoismo” di alcune nazioni sta ostacolando gli sforzi per concordare un trattato tanto atteso per proteggere gli oceani del mondo. Del 64% dell’oceano che trova oltre i limiti territoriali, solo l’1,2% è attualmente protetto.

Durante il discorso, un appello è stato dedicato alla necessità di una gestione sostenibile che potrebbe aiutare l’oceano a produrre sei volte più cibo e a generare 40 volte più energia rinnovabile di quella attuale.

Più di 3,5 miliardi di persone dipendono dall’oceano per la sicurezza alimentare, mentre 120 milioni lavorano direttamente in attività legate alla pesca e all’acquacoltura, la maggior parte nei piccoli stati insulari in via di sviluppo e nei paesi meno sviluppati. Tuttavia, l’SDG (obiettivo di sviluppo sostenibile) (conservare e utilizzare in modo sostenibile i mari oceanici e l’ambiente marino per lo sviluppo sostenibile) è il meno finanziato di tutti gli SDG, ha affermato Guterres.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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