«Il caldo uccide», il monito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: i governi devono fare di più
Collaborazione e volontà politica sostituiscano divisioni e vuota retorica: dura l'OMS dopo l'ondata di caldo record che ha ucciso più di mille persone in Europa
Il cambiamento climatico si fa sentire da anni, ma i suoi effetti stanno diventando più intensi e frequenti anno dopo anno, stagione dopo stagione, con esiti disastrosi.
Lo sapevamo. La scienza lo aveva annunciato decenni fa e non abbiamo voluto ascoltarla, ma negli ultimi anni avevamo già potuto vederlo in modo chiaro con i nostri occhi. Ma per l’Europa il cambiamento climatico e le sue conseguenze forse non erano mai stati così evidenti e pervasivi come in queste ultime settimane.
L’ondata di caldo che ha soffocato il continente finora è stata eccezionalmente lunga e intensa, ha spinto i termometri fino a nuovi record in buona parte dei paesi europei e nel Regno Unito, che ha raggiunto i primi 40 gradi della sua storia. Caldo record anche in Italia e in nazioni dove l’estate era già caldissima, che si sono trovate a osservare valori invivibili, con la colonnina di mercurio al di sopra dei 45 gradi per giorni. Secondo le stime, questa ondata di caldo ha ucciso più di 1.700 persone solo tra Spagna e Portogallo, e si teme siano molte le vittime anche negli altri Paesi.
«Il caldo uccide», scrive lapidaria l’Organizzazione Mondiale della Sanità. In una nota, l’organizzazione ha fatto il punto su quello che sta succedendo in Europa, ha consigliato ai cittadini come affrontare le condizioni di caldo estremo che ci troveremo sempre più spesso a vivere e ha rivolto un appello ai governi: serve fare di più, e serve più collaborazione.
Negli ultimi decenni, centinaia di migliaia di persone sono morte a causa del caldo estremo durante lunghe ondate di caldo, spesso con incendi simultanei. Gli incendi boschivi, ben noti per le loro conseguenze disastrose nell’Europa meridionale, si stanno ora verificando fino alla Scandinavia, a Londra hanno distrutto 41 case.
«Gli eventi di questa settimana – scrive l’OMS – sottolineano ancora una volta la disperata necessità di un’azione paneuropea per affrontare efficacemente il cambiamento climatico, la crisi globale del nostro tempo che sta minacciando sia la salute individuale che l’esistenza stessa dell’umanità».
Affinché ciò avvenga, i governi devono dimostrare volontà politica e un’autentica leadership nell’attuazione dell’accordo globale di Parigi sul cambiamento climatico, avverte l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sottolineando la necessità di un cambio di rotta: la collaborazione sostituisca divisioni e vuota retorica.
Con la pandemia, gli Stati membri dell’Ufficio regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità «hanno già dimostrato di poter lavorare insieme su minacce urgenti per la salute globale», osserva l’OMS. Adesso «è giunto il momento per noi di farlo di nuovo, lavorando oltre i confini ministeriali e oltre i confini nazionali per affrontare le cause profonde del cambiamento climatico, compiendo scelte sagge e di vasta portata per il bene comune».
«I milioni di nostri concittadini che soffrono in questo momento nella regione europea sarebbero sicuramente d’accordo» con il segretario generale delle Nazioni Unite, sottolinea l’OMS riprendendo le parole pronunciate da António Guterres al Petersberg Climate Dialogue, che ha riunito i leader di oltre 40 paesi. «Abbiamo una scelta. Azione collettiva o suicidio collettivo. È nelle nostre mani».
Clima, Guterres avverte: “l’umanità può scegliere: azione collettiva o suicidio collettivo”
Per far fronte agli effetti del cambiamento climatico già in atto, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha condiviso alcune linee guida destinate ai cittadini, per permettere loro di salvaguardare se stessi e i propri cari. «L’esposizione al calore estremo spesso esacerba le condizioni di salute preesistenti – spiega l’OMS -. Il colpo di calore e altre gravi forme di ipertermia, una temperatura corporea anormalmente alta, causano sofferenza e morte prematura. Particolarmente a rischio gli anziani, ma anche bambini e neonati». L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia di:
- Restare il più possibile al riparo dal caldo, anche di notte, evitando attività fisiche faticose e assicurandosi che bambini e animali non vengano lasciati nei veicoli parcheggiati.
- Mantenere il corpo fresco e idratato. Usare indumenti e lenzuola leggeri e larghi, fare docce o bagni freschi e bere regolarmente evitando alcol, caffeina e bevande zuccherate. Se necessario e possibile, provare a trascorrere 2-3 ore della giornata in un luogo fresco.
- Mantenere la casa il più fresca possibile. Di notte far girare l’aria per raffreddare la casa, di giorno ridurre il carico di calore all’interno con persiane o tapparelle.
- Rivolgersi a un medico se si soffre di una condizione cronica o si stanno assumendo più farmaci. Se si sentono vertigini, debolezza, troppa sete e mal di testa intensi, è necessario spostarsi in un luogo più fresco.
- Aiutare gli altri controllando la famiglia e gli amici, comprese le persone anziane che vivono da sole.
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