5 miliardi di persone senza un accesso adeguato all’acqua entro il 2050: servono azioni urgenti
Circa un milione le vittime di siccità e disastri legati all'acqua negli ultimi 40 anni, e per il futuro si delinea uno scenario ancora più preoccupante
La gestione delle risorse globali di acqua è «frammentata e inadeguata», avverte l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, che delinea una situazione molto critica con oltre 2 miliardi di persone in paesi con stress idrico e 3,6 miliardi con un accesso inadeguato all’acqua per almeno un mese all’anno.
E le cose, ammoniscono gli esperti, sono destinate a peggiorare sensibilmente nei prossimi anni.
Nel rapporto “State of Climate Services 2021: Water” l’Organizzazione Meteorologica Mondiale delinea un quadro preoccupante: negli ultimi 20 anni sono aumentati i rischi relativi all’acqua, con disastri legati alle alluvioni che sono cresciuti del 134 per cento dal 2000 e una crescita del 29% del numero e della durata di episodi di siccità.
Tra il 1979 e il 2019, 11.072 disastri sono stati collegati a situazioni meteorologiche e climatiche: si stima che siano morte 2,6 milioni di persone e che siano stati persi oltre 3 mila miliardi di dollari.
Tra i disastri legati al clima e alle condizioni meteo, i più mortali sono le tempeste, le alluvioni e la siccità.
Si stima che la siccità abbia ucciso quasi 800 mila persone nel periodo preso in esame, e che le vittime delle alluvioni superino la soglia dei 300.000.
Lo scenario che si delinea per il futuro, poi, è ancora peggiore. Disastri e siccità sono destinati ad aumentare ulteriormente, e tra crescita della popolazione e scarsità d’acqua diventerà sempre più grande anche il numero di persone che si troveranno a vivere situazioni di stress idrico. Senza azioni immediate e concrete, avvertono gli esperti, le persone senza un accesso adeguato all’acqua raggiungeranno i 5 miliardi entro il 2050.
Non stiamo facendo abbastanza
L’Organizzazione Meteorologica Mondiale sottolinea che, anche se stiamo assistendo a un aumento dei pericoli a causa della crisi climatica, «gestione, monitoraggio, previsioni e sistemi di allerta sono frammentari e inadeguati, mentre gli sforzi finanizari globali per il clima sono insufficienti».
Il professor Petteri Taalas, Segretario Generale dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale, non ci gira intorno: «dobbiamo renderci conto che la crisi idrica incombe», afferma in una nota.
La versione integrale del rapporto (in inglese) è disponibile a questo link.