Territorio

Biodiversità e sistema alimentare, 3 soluzioni per preservare natura e salute mondiale

Un rapporto di Chatham House, sostenuto dal programma ambientale delle Nazioni Unite, analizza l'incidenza del sistema alimentare globale sull'accelerazione della perdita di biodiversità. Tre soluzioni e tante opportunità in questo 2021

La perdita della biodiversità è un processo che sta drammaticamente accelerando in tutto il mondo e il sistema alimentare globale è il motore principale di questa tendenza. Ad affermarlo è un rapporto redatto da Chatham House, sostenuto dal programma ambientale delle Nazioni Unite (Unep). Il documento spiega e chiarisce come la produzione alimentare stia distruggendo gli habitat naturali, contribuendo all’estinzione delle specie che oggi ha un tasso medio molto più elevato rispetto a quello degli ultimi 10 milioni di anni. Il rapporto suggerisce tre soluzioni per creare un sistema alimentare più sostenibile e salvaguardare gli ecosistemi.

 

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Perdita di biodiversità, la dieta vegetale tra le soluzioni per salvaguardare gli habitat naturali e la nostra salute

Per frenare la perdita di biodiversità, salvaguardare l’ambiente e la nostra salute il rapporto di Chathma House suggerisce tre soluzioni:

    • cambiare i modelli dietetici per ridurre la domanda di cibo e incoraggiare più diete a base vegetale;
    • proteggere la terra ripristinando gli ecosistemi nativi su terreni agricoli risparmiati o integrando sacche di habitat naturali nei terreni agricoli;
    • passare a un’agricoltura più sostenibile.

Tutte e tre le soluzioni, sostiene il documento, sono fondamentali affinché la riprogettazione del sistema alimentare abbia successo. Negli ultimi 50 anni la conversione degli ecosistemi naturali per la produzione di colture o pascoli è stata la principale causa della perdita di habitat naturali e dunque di biodiversità, anche a causa dell’utilizzo di pesticidi, fertilizzanti e pratiche insostenibili come la monocoltura o la lavorazione pesante. Un processo innescato da politiche industriali che mirano alla produzione incontrollata di cibo a costi sempre più bassi. La produzione agricola intensificata degrada il suolo e gli ecosistemi, riducendone la capacità produttiva e rendendo dunque necessaria una produzione alimentare ancora più intensiva per tenere il passo con la domanda.

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Il nostro sistema alimentare contribuisce in maniera importante alle emissioni di gas serra, incidendo notevolmente sul cambiamento climatico che degrada ulteriormente gli habitat naturali, facendo sì inoltre che le specie si disperdano in luoghi nuovi. Questo comporta anche che nuove specie entrino in contatto e in competizione, aumentando il rischio di malattie infettive. Senza una seria riforma del nostro sistema alimentare, la perdita di biodiversità continuerà ad accelerare, minacciando la capacità di sostenere le popolazioni umane.

Come accennato in precedenza, la riforma del sistema alimentare dovrà basarsi su tre soluzioni: come prima cosa, i modelli dietetici globali dovranno maggiormente basarsi sulle piante, a causa dell’impatto sproporzionato dell’allevamento animale sugli ecosistemi, il suolo e l’ambiente. Questo aiuterebbe a salvaguardare la salute alimentare della popolazione mondiale, nonché a ridurre il rischio di pandemie e lo spreco alimentare globale. In secondo luogo bisogna preservare la terra, riducendone lo sfruttamento e la conversione in terreni agricoli. Da qui la necessità di ripristinare gli ecosistemi nativi su terreni agricoli non sfruttati per aumentare la biodiversità. Per finire, bisogna coltivare avendo più rispetto per la natura e la biodiversità: questo vuol dire sostituire pratiche intensive come la monocoltura con pratiche di coltivazione a lungo termine.

Salvaguardare il nostro sistema alimentare, il 2021 sarà un anno ricco di opportunità

Per quanto riguarda la conversione del nostro sistema alimentare, il 2021 sarà un anno ricco di opportunità e appuntamenti cruciali. Innanzitutto i governi di tutto il mondo avranno a disposizione risorse economiche importanti in seguito alla pandemia da Coronavirus. Risorse che serviranno anche ad avviare una “ripresa green” con al centro il tema della sostenibilità ambientale e della salute mondiale.

L’agenda di appuntamenti e conferenze internazionali, nelle quali il tema della salute alimentare e della salvaguardia della biodiversità sarà centrale, è molto fitta. A tal proposito è utile sottolineare che il segretario generale delle Nazioni Unite convocherà il primo vertice mondiale sui sistemi alimentari delle Nazioni Unite (UNFSS).

Clima, il 2021 sarà un anno di appuntamenti cruciali 

Alla luce delle nuove opportunità, il rapporto di Chatham House suggerisce di agire su tre fronti se si vuole realmente riformare il sistema alimentare mondiale:

  • riconoscere l’interdipendenza dell’azione dal lato dell’offerta e dal lato della domanda. Puntare su una dieta vegetale è fondamentale per ridurre gli sprechi e l’agricoltura intensiva.
  • Il nuovo vertice delle Nazioni Unite deve garantire che la riforma del sistema alimentare rientri nei processi internazionali chiave, compreso il negoziato sul clima.
  • I responsabili delle decisioni nazionali e internazionali devono rafforzare la coerenza tra gli accordi globali e l’azione a livello nazionale.
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Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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