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Africa, il solare galleggiante è la tecnologia del futuro? Vantaggi e ostacoli

Attualmente nell'Africa subsahariana meno della metà della popolazione ha accesso all'elettricità: un nuovo studio analizza le capacità dei pannelli solari galleggianti

L’Africa potrebbe raddoppiare la sua capacità idroelettrica e aumentare del 50% la produzione di elettricità dalle dighe con l’utilizzo di pannelli solari galleggianti. Secondo un nuovo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Renewable Energy, se questi pannelli occupassero anche solo l’1% dei bacini idrici africani la capacità installata delle centrali idroelettriche esistenti potrebbe essere più che raddoppiata. Le dighe idroelettriche sono attualmente la più grande fonte di energia rinnovabile in un continente in cui milioni di persone non hanno ancora accesso all’elettricità. Tuttavia, in futuro potrebbero essere ostacolate dai cambiamenti climatici.

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Pannelli solari galleggianti, come aumentare la produzione energetica sfruttando una delle più gradi risorse dell’Africa

L’energia idroelettrica rappresenta il 17% dell’elettricità generata in Africa e oltre il 90% in alcune nazioni, tra cui Etiopia, Mozambico e Zambia. Attualmente, meno della metà della popolazione dell’Africa subsahariana ha accesso all’elettricità. Le dighe, delle quali almeno 50 sono in costruzione, vengono spesso indicate come una soluzione rinnovabile al fabbisogno energetico dell’Africa. L’ostacolo è però rappresentato dai cambiamenti climatici, con le temperature globali che causano lunghi periodi di siccità e dunque meno capacità energetica. Le dighe che sono state costruite in Africa, inoltre, sono spesso associate a problemi sociali, ambientali e politici.

Il nuovo studio, realizzato da un team di ricercatori dell’European Commission’s Joint Research Centre, propone appunto come soluzione i pannelli solari galleggianti, in grado di sfruttare le vaste risorse solari dell’Africa. I pannelli possono essere montati su strutture galleggianti e collegati all’infrastruttura elettrica esistente: «Il fotovoltaico galleggiante potrebbe essere una potenziale alternativa all’espansione dell’energia idroelettrica in alcune aree, specialmente nelle regioni con scarsità d’acqua dove la siccità sta causando gravi ripercussioni sulla generazione idroelettrica», raccontano gli autori a Carbon Brief. Lo studio fa inoltre notare come durante la stagione delle piogge l’energia idroelettrica potrebbe compensare l’intermittenza dell’energia solare in questi sistemi ibridi.

Pannelli solari galleggianti, con solo l’1% di copertura la capacità idroelettrica potrebbe essere più che raddoppiata: i dati della ricerca

Per stimare il potenziale del solare galleggiante, i ricercatori hanno utilizzato una combinazione di immagini satellitari e dati provenienti dai serbatoi di energia idroelettrica e radiazione solare nei 146 più grandi impianti idroelettrici in Africa a partire dal 2016. In uno scenario in cui idealmente la copertura dei pannelli solari per ciascun serbatoio fosse massima, vale a dire del 100%, è stato stimato un aumento di 100 volte rispetto alla normale capacità, con 2.922 gigawatt (GW) di energia solare aggiunti ai 28 GW esistenti di energia idroelettrica. Ciò significherebbe un aumento di 50 volte della produzione di elettricità rispetto all’attuale produzione idroelettrica, da 106 terawattora (TWh) a 5,293 TWh.

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Considerando che è ovviamente impossibile garantire una copertura massima, i ricercatori hanno analizzato che anche solo con l’1% di copertura la produzione di elettricità potrebbe essere più che raddoppiata, passando da 28 GW a 58 GW. Ciò significherebbe aumentare la produzione complessiva di elettricità del sistema idroelettrico e ibrido solare a 159 TWh, un aumento del 50% dalla sola energia idroelettrica.

Solare galleggiante, una tecnologia destinata a incrementarsi ma con costi non indifferenti

Il solare galleggiante, pur essendo una tecnologia in via di sviluppo e quindi relativamente giovane, si sta diffondendo in maniera abbastanza rapida. Anche l’Africa ha mosso i suoi primi passi verso questa nuova tecnologia, ma ovviamente non allo stesso modo di quanto ha fatto la Cina, per esempio. In un rapporto del 2019 – si legge su Carbon Brief -, è stato stimato che in Africa sono stati distribuiti 64 kW di solare galleggiante rispetto agli 813.788 kW in Asia. In generale l’energia solare in Africa è destinata a incrementarsi notevolmente.

Un altro vantaggio derivante dai pannelli solari galleggianti, deriva dalla loro capacità di ridurre la perdita d’acqua durante i periodi di siccità formando uno scudo che blocca l’evaporazione dell’umidità. Questo contribuirebbe ad aumentare ulteriormente la potenza erogata dalle dighe. Sebbene lo scenario sia interessante, gli esperti spiegano a Carbon Brief che i costi non proprio economici di questa nuova tecnologia potrebbero rappresentare un ostacolo per l’Africa.

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