Verso la Cop27

Al via a Bonn i negoziati intermedi sui cambiamenti climatici in vista della COP27

Ha preso il via oggi la conferenza di Bonn sui cambiamenti climatici, nata per preparare la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP27 in programma a novembre in Egitto a Sharm el-Sheikh.

Nella conferenza di Bonn, che si concluderà il prossimo 16 giugno, si svolgeranno discussioni su una serie di argomenti fondamentali, tra cui la riduzione delle emissioni di gas serra, l’adattamento agli impatti climatici e il sostegno finanziario ai paesi in via di sviluppo per ridurre le emissioni e adattarsi ai cambiamenti climatici.

La COP27 di Sharm el-Sheikh dovrà rendere fattivi i propositi emersi dalla COP26 dello scorso anno a Glasgow, che ha tentato di finalizzare i dettagli operativi dell’accordo di Parigi e individuato il lavoro da percorrere nei settori chiave della mitigazione, dell’adattamento e del “Loss and Damage”. In realtà da Glasgow non è uscito nulla di concreto su quest’ultimo tema quanto mai importante.

Loss and damage: di cosa si tratta?

Sebbene manchi ancora una definizione ufficiale all’interno della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC), il termine L&D- si legge nel sito IPCC – “può indicare in generale i potenziali impatti negativi che si materializzano in Paesi in via di sviluppo particolarmente vulnerabili, a causa sia di eventi estremi, che dei cosiddetti eventi “a lenta insorgenza” (slow onset events), dopo che siano state realizzate tutte le possibili misure di mitigazione e adattamento.

L&D include una grande varietà di impatti, alcuni dei quali possono essere quantificati ed espressi in termini monetari (per esempio, gli impatti sulle infrastrutture o sulla produzione agricola) e altri che sono sempre più spesso indicati come “perdite non economiche”, inclusa la perdita di biodiversità, territorio, patrimonio e identità culturale, conoscenze indigene, e che abbracciano la problematica emergente della mobilità umana indotta dal clima.

Il concetto amplia quello di impatti dei cambiamenti climatici sottolineando l’inevitabilità e irreversibilità di certi effetti,  sottolineando il ruolo giocato dai vincoli e dai limiti dell’adattamento come fattori chiave per esiti avversi”.

Il segretario esecutivo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, Patricia Espinosa, ha invitato i governi a non farsi scoraggiare: “il cambiamento climatico non è un’agenda che possiamo permetterci di rimandare. Abbiamo bisogno di decisioni e azioni ora e spetta a tutte le nazioni fare progressi a Bonn”, ha affermato.

Espinosa ha osservato che per attuare gli impegni presi per raggiungere l’obiettivo di 1,5 gradi dell’accordo di Parigi, il mondo ha un carico di lavoro significativo davanti, ma anche molto su cui basarsi. L’ambizione però, secondo Espinosa, deve essere urgentemente aumentata per evitare i peggiori impatti dei cambiamenti climatici ed è necessaria un’azione immediata.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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