
La causa climatica intentata da Saul Luciano Lliuya contro la compagnia energetica RWE potrebbe rappresentare un punto di svolta nella giurisprudenza ambientale. Il contadino peruviano sostiene che le emissioni dell’azienda hanno contribuito alla fusione dei ghiacciai andini, aumentando il rischio di inondazioni per la sua città natale, Huaraz. Questa causa climatica potrebbe aprire la strada alla responsabilità legale delle aziende per i danni causati dai cambiamenti climatici.
Una causa climatica che potrebbe fare scuola
Il procedimento potrebbe stabilire un precedente importante se dimostrasse che una causa climatica può ottenere giustizia per le comunità colpite dal riscaldamento globale. Lliuya, con il supporto del gruppo ambientalista Germanwatch, chiede al colosso tedesco RWE di contribuire con 21.000 euro a un progetto di difesa dalle inondazioni da 3,5 milioni di dollari.
Secondo i dati del Carbon Majors Database, RWE ha generato quasi lo 0,5% delle emissioni globali di gas serra dall’epoca industriale, e dovrebbe quindi coprire una quota proporzionale dei costi legati agli impatti del riscaldamento globale.
Il legame tra emissioni e fusione dei ghiacciai
Il tribunale di Hamm, in Germania, deve prima accertare se la fusione dei ghiacciai ha effettivamente innalzato il livello del lago Palcacocha, situato a oltre 4.500 metri di altitudine, e se questo rappresenta una minaccia diretta per Huaraz nei prossimi 30 anni.
Nel 2022 alcuni esperti nominati dal tribunale hanno visitato il sito e i loro rapporti, pubblicati tra il 2023 e il 2024, saranno esaminati durante l’udienza di due giorni. Secondo Lukas Arenson, esperto di geotecnica e vicepresidente dell’International Permafrost Association, i rapporti si sono concentrati sulle valanghe di ghiaccio, trascurando il rischio ancora più grande rappresentato dalle frane rocciose, che possono aumentare il livello del lago.
Se il tribunale confermerà che la fusione dei ghiacciai rappresenta un pericolo concreto per la casa di Lliuya, il passo successivo sarà valutare il legame tra il cambiamento climatico e la fusione dei ghiacciai andini: naturalmente questo è un aspetto cruciale nella causa climatica, ma questo processo potrebbe richiedere altri due anni. Tuttavia, un’analisi del 2021 condotta dalle Università di Oxford e Washington ha già confermato che la fusione di un ghiacciaio delle Ande peruviane era stata provocata dal riscaldamento globale di origine antropica, e questo potrebbe rappresentare un elemento chiave per il successo della causa climatica.

Il punto di vista di RWE e il possibile impatto globale
RWE, che sta progressivamente eliminando le sue centrali a carbone, sostiene che un singolo emettitore di CO2 non possa essere ritenuto responsabile del riscaldamento globale. Ma questa causa climatica si inserisce in un dibattito più ampio sui contributi finanziari che le realtà maggiormente responsabile del cambiamento climatico – come alcune aziende ma anche i Paesi più ricchi e industrializzati – dovrebbero stanziare a favore delle comunità e delle nazioni più povere, quelle che subiscono gli impatti più gravi del riscaldamento globale pur avendo contribuito enormemente meno alle emissioni globali di gas serra.
Per Lliuya, il fatto che la sua causa climatica sia arrivata così lontano è già una vittoria. All’inizio il contadino «aveva molta poca speranza che questa causa potesse andare avanti – ha detto la sua avvocata -. E ora siamo qui». L’esito di questa causa climatica potrà segnare un punto di svolta nella giurisprudenza ambientale, influenzando il modo in cui le aziende vengono ritenute responsabili per le loro emissioni e per i danni climatici che ne derivano.