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COP25, la cerimonia di apertura e i primi passi del vertice

«La specie umana ha fatto guerra al pianeta, adesso il pianeta risponde», ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres

Si è aperta ieri la COP25, la conferenza delle parti della Convenzione Onu sui Cambiamenti climatici, che fino a venerdì prossimo sarà ospitata da Madrid. Delegazioni provenienti da 196 Paesi e 50 capi di Stato si sono dati appuntamento nella capitale spagnola per parlare del clima e di quello che bisogna fare per affrontare l’emergenza rispettando gli Accordi di Parigi.

«La specie umana ha fatto guerra al pianeta, adesso il pianeta risponde», ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres all’apertura della COP25: «i cambiamenti climatici, da crisi sono diventati emergenza climatica globale». Guterres ha sottolineato che «siamo vicini al punto di non ritorno» e che «finora gli sforzi sono stati gravemente inadeguati». Adesso «il mondo deve scegliere tra speranza e capitolazione», ha detto, evidenziando che le speranze non sono ancora perse: «le tecnologie esistono, l’opinione pubblica si è risvegliata ovunque, i giovani stanno mostrando grandi capacità di mobilitazione, sempre più città e imprese si impegnano sull’obiettivo di 1,5° C». Quello che manca, ha denunciato Guterres, «è la volontà politica: imporre un prezzo al carbonio, eliminare i sussidi ai combustibili fossili, chiudere le centrali a carbone entro il 2020, passare dalle tasse sul reddito alla carbon tax, puntare sulle energie rinnovabili e su soluzioni naturali». Sempre più urgente, poi, pensare alla «dimensione sociale, prevedendo una giusta transizione occupazionale dalla economia grigia a quella verde».

COP25: cosa ci si aspetta dalla conferenza sul clima

All’apertura della COP25 il segretario generale dell’Onu ha anche anticipato i dati che emergono dal rapporto della Wmo, l’organizzazione meteorologica mondiale, quantomeno allarmanti: gli ultimi cinque anni sono stati i più caldi mai registrati, e i livelli medi di anidride carbonica in atmosfera hanno superato le 407,8 parti per milione. Già evidenti le conseguenze devastanti dell’emergenza climatica: «disastri naturali sempre più frequenti e distruttivi, siccità e gli uragani, aumento del livello dei mari, scioglimento delle calotte polari, perdita di biodiversità». «Abbiamo bisogno di cambiare rapidamente il modo di produrre, di generare energia, di costruire le città, di muoverci e di alimentare il mondo», ha sottolineato Guterres.

Il video della cerimonia di apertura:

 

Valeria Capettini

Laurea triennale in Lettere e magistrale in Comunicazione, dal 2021 sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Lombardia. Nel 2016 sono entrata a far parte della squadra di Meteo Expert: un'esperienza che mi ha insegnato tanto e mi ha permesso di avvicinarmi al mondo della climatologia lavorando fianco a fianco con alcuni dei maggiori esperti italiani in questo settore. La crisi climatica avanza, con conseguenze estremamente gravi sull’economia, sui diritti e sulla vita stessa delle persone. Un'informazione corretta, approfondita e affidabile è più che mai necessaria.

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