Clima

Crisi climatica, il rischio di estinzione umana è «pericolosamente sottoesplorato»

Secondo una nuova analisi, non si può purtroppo escludere che il riscaldamento globale porti a un collasso della società globale: molti aspetti vengono sottovalutati, come per esempio le reazioni a catena

La crisi climatica rischia di scatenare un collasso della società globale o dell’estinzione umana. A stabilirlo è una nuova analisi, pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences e realizzata da una dozzina di scienziati. Secondo gli studiosi, infatti, il rischio che il riscaldamento globale conduca a una catastrofe umana è “pericolosamente sottoesplorato”. Chiamano una tale catastrofe la “fine partita del clima” sottolineando che, pur avendo probabilità basse, date le incertezze sulle emissioni future e sul sistema climatico non si può nemmeno escludere del tutto. Il team internazionale di esperti sostiene che il mondo deve iniziare a prepararsi a questa possibilità.

Crisi climatica, l’analisi prende in considerazione quelli che vengono definiti i “quattro cavalieri” della fine del gioco climatico

L’analisi in questione prende in considerazione quattro fattori, definiti appunto i “quattro cavalieri” della fine del gioco climatico: carestia, condizioni meteorologiche estreme, guerra e malattie. Gli scienziati affermano che la strada verso il disastro non considera solo gli impatti diretti delle alte temperature, come gli eventi meteorologi estremi ma soprattutto gli effetti a catena come crisi finanziarie, conflitti e nuove epidemie che potrebbero innescare altre calamità. Inoltre, secondo gli studiosi, esistono molte ragioni per credere che il cambiamento climatico possa diventare catastrofico anche a livelli di riscaldamento modesti, poiché ha giocato un ruolo in ogni estinzione di massa, plasmando di fatto la storia.

Le conseguenze del riscaldamento globale oltre i 3°C sono state sottovalutate

Lo studio calca la mano sulla sottovalutazione delle conseguenze di un riscaldamento globale oltre i 3°C, soprattutto per quanto riguarda le stime quantitative degli impatti totali. Da un’attenta valutazione del rischio, emerge come i rischi si diffondono, interagiscono e si amplificano. Per esempio, un ciclone distrugge le infrastrutture elettriche lasciando una popolazione vulnerabile a una conseguente ondata di caldo mortale. La pandemia da COVID-19 secondo gli studiosi ha messo appunto in evidenza l’importanza di esaminare rischi globali rari ma ad alto impatto.

Particolarmente preoccupanti sono i punti critici in cui un piccolo aumento della temperatura globale si traduce in un grande cambiamento nel clima, come enormi emissioni di carbonio da una foresta pluviale amazzonica che soffre di gravi siccità e incendi. I punti di non ritorno potrebbero innescarne altri a cascata e alcuni sono poco studiati. I ricercatori avvertono che il collasso climatico potrebbe innescare altri rischi catastrofici, come guerre internazionali o pandemie di malattie infettive e peggiorare alcuni punti già critici come la povertà, il fallimento dei raccolti e la mancanza di acqua.

Per le isole Fiji l’emergenza climatica è una minaccia “esistenziale”

Il calore estremo potrebbe colpire 2 miliardi di persone entro il 2070

Una nuova modellazione nell’analisi mostra che il calore estremo, definito come una temperatura media annuale superiore a 29°C, potrebbe colpire 2 miliardi di persone entro il 2070 se le emissioni di carbonio continueranno. L’attuale tendenza delle emissioni di gas serra causerebbe un aumento di 2,1-3,9°C entro il 2100. Se gli impegni d’azione esistenti fossero pienamente attuati, l’intervallo sarebbe 1,9-3°C mentre raggiungere tutti gli obiettivi a lungo termine fissati finora significherebbe 1,7-2,6°C di riscaldamento. Anche queste ipotesi definite ottimistiche, secondo i ricercatori portano a pericolose traiettorie del sistema terrestre.

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Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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