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La crisi climatica danneggia la salute di neonati e bambini

Secondo diversi studi caldo anomalo e inquinamento atmosferico sperimentati durante la gravidanza possono causare danni sulla salute per tutta la vita

.La crisi climatica sta determinando anche un peggioramento della salute di bambini e neonati. Secondo diversi studi ci sarebbe una stretta correlazione tra un rapido aumento del peso nei bambini (con rischio di grave obesità in età adulta) e temperature eccessivamente elevate e al di sopra della norma.
Questi studi sono pubblicati di recente in un numero speciale della rivista Pediatric and Perinatal Epidemiology.

“Sin dalle prime fasi della vita, dal preconcepimento, attraverso la prima infanzia fino all’adolescenza, stiamo iniziando a vedere importanti impatti dei rischi climatici sulla salute“. Lo ha affermato al Guardian il professor Gregory Wellenius, della Boston University School of Pubblic Health, negli Stati Uniti. Autore di uno degli studi insieme alla dottoressa Amelia Wesselink.

Il legame tra temperature eccessivamente elevate e un rapido aumento di peso nel primo anno di vita è stato scoperto da alcuni scienziati in Israele. Attraverso l’analisi di 200.000 nascite hanno scoperto che i bambini esposti temperature notturne del 20% più elevate, hanno un rischio maggiore del 5% di un rapido aumento di peso. A livello globale, il 18% dei bambini si trova in una situazione di sovrappeso o obesità. Il rapido aumento di peso del bambino deriverebbe dal fatto che si brucia meno grasso per mantenere costante la temperatura corporea quando la temperatura esterna è più elevata.

Temperature più elevate, causate dalla crisi climatica in atto, sono collegate anche al parto prematuro, che può avere effetti permanenti sulla salute di chi sopravvive, e all’aumento dei ricoveri ospedalieri di bambini piccoli.

Incendi e inquinamento determinano gravi danni al feto anche un mese prima del concepimento

Secondo altri studi l’esposizione al fumo degli incendi raddoppia il rischio di gravi danni alla nascita, mentre la ridotta fertilità è collegata all’inquinamento atmosferico dovuto ai combustibili fossili, anche a bassi livelli.

Secondo un report di scienziati della California, l’esposizione di una madre agli incendi nel mese precedente il concepimento raddoppia il rischio di gastroschisi, un difetto di formazione della parete addominale in cui l’intestino e talvolta altri organi sporgono dal corpo attraverso un piccolo foro nella pelle.

Gli scienziati hanno esaminato due milioni di nascite. Il 40% di esse da madri che vivono a 30 chilometri da un incendio e dal conseguente inquinamento atmosferico, già noto per essere dannoso per le donne in gravidanza e i loro feti. Hanno riscontrato un aumento del 28% del rischio di difetti alla nascita nelle madri che vivono vicino agli incendi nel primo trimestre di gravidanza.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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