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Rapporto Météo-France: estati a 50°C e piogge più intense se non si cambia rotta

Le proiezioni climatiche dell'istituto meteorologico francese sono drammatiche: se non si abbattono i gas serra vivremo "un salto nell'ignoto, in un clima mai sperimentato in Francia e nemmeno in Europa"

Le proiezioni climatiche di Météo-France per la fine del secolo, condivise ieri dal quotidiano Le Monde, prevedono uno scenario allarmante per la Francia. Se il Paese non dovesse ridurre in modo drastico le emissioni di gas serra si andrebbe incontro a una catastrofe climatica con periodi estivi di caldo estremo, siccità prolungate e piogge sempre più violente.

Sono tre gli scenari presi in considerazione dall’istituto meteorologico francese. Il primo, particolarmente ottimista, immagina che la Francia raggiunga la neutralità carbonica intorno al 2070. La seconda ipotesi prevede invece un rallentamento delle emissioni a partire dal 2050 mentre la terza, la peggiore, immagina uno scenario di continuità rispetto ad oggi senza nessun tipo di cambio di rotta.

In quest’ultimo caso, entro il 2070 la temperatura aumenterebbe di 3,9 gradi rispetto al periodo di riferimento 1975-2005 e secondo alcune proiezioni d’estate la colonnina di mercurio potrebbe toccare aumentare di 6 gradi rispetto alle misurazioni medie. Per arrivare a queste proiezioni, Météo-France ha analizzato trenta simulazioni climatiche in Europa in collaborazione con il Centro europeo di ricerca e formazione avanzata in informatica scientifica (Cerfacs) e l’Istituto Pierre-Simon-Laplace (IPSL).

Crediti Meteo France

In Francia ondate di calore senza tregua e temperature fino a 50°C se non si agisce subito

Il rapporto Météo-France prevede che il numero di giorni estremamente caldi aumenti e che il caldo si intensifichi: del doppio nella situazione più ottimistica – mentre verrà moltiplicato per tre o quadro nel caso intermedio, fino a 5-10 volte in quello più pessimistico.

Molti Paesi del Mediterraneo, Italia compresa, potrebbero vivere in estate periodi di caldo estremo con ondate di calore lunghe e prolungate con picchi fino a 50 gradi e temperature tropicali anche di notte. Il 28 giugno del 2019 la Francia registrò 46°C, il record di caldo assoluto per il Paese.

Ad aumentare di frequenza e intensità, nello scenario peggiore, saranno anche le piogge, con una media annua tra +2 e +6%. Ci sarà anche una crescente differenza di pluviometria tra le stagioni e un quadro meteo sempre più incerto e variabile: d’inverno la pioggia rischierebbe di aumentare tra il 9 e il 20% e d’estate di diminuire fino al 22%, con lunghi periodi di siccità dannosi per l’ambiente e l’agricoltura.

“Nei prossimi due o tre decenni il futuro è già stato scritto: il riscaldamento continuerà, dichiara a Le Monde Jean-Michel Soubeyroux, vicedirettore del dipartimento di climatologia di Météo France e coordinatore del rapporto. Ma, dal 2040 al 2050, tutto è possibile. Dipende dalle nostre azioni per ridurre le emissioni di gas serra. O il riscaldamento si attenuerà o o ci ritroveremo con un clima molto lontano da quello che stiamo vivendo attualmente in Francia. “Un salto nell’ignoto, in un clima mai sperimentato in Francia, e nemmeno in Europa.

Judith Jaquet

Mi sono laureata con lode in Letterature straniere, indirizzo in Scienze della Comunicazione, con una Tesi in Linguistica generale, presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Lombardia (Albo dei professionisti) dal 2008, dopo aver frequentato il Master in Giornalismo Campus Multimedia dello Iulm. Lavoro nella redazione di Meteo Expert dal 2011 e mi occupo della gestione dei contenuti editoriali sul web e sui social network. Conduco le rubriche di previsioni meteo in onda sui canali Mediaset e sulle principali radio nazionali.

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