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Corrente del Golfo al suo minimo da mille anni: gravi effetti a catena

Tra le conseguenze un aumento degli eventi meteo estremi in Europa

La Corrente di Golfo, come è noto, si sta indebolendo sempre di più ma un nuovo studio fa emergere che è al suo minimo da oltre mille anni. La ricerca, pubblicata nei giorni scorsi dalla prestigiosa rivista Nature Geoscience, definisce questa situazione una “risposta” al riscaldamento globale e soprattutto pone un grosso tema: questo indebolimento della corrente del Golfo potrebbe provocare effetti a catena molto gravi in Europa e negli Stati Uniti.

Facciamo un passo indietro. Che cosa è la corrente del Golfo? Si tratta, come ci ha già spiegato il meteorologo Lorenzo Danieli- di una sorta di “nastro trasportatore” dell’Oceano Atlantico che si chiama AMOC (Atlantic meridional overturning circulation, ovvero “capovolgimento meridionale della circolazione atlantica). È la circolazione termoalina che coinvolge le acque superficiali e profonde dell’intero oceano: in realtà la Corrente del Golfo rappresenta solo una parte di questo grande sistema, e nello specifico il suo ramo superficiale e settentrionale. Questa circolazione atlantica trae origine all’altezza del Golfo del Messico dalla formazione di una corrente di acque più calde e salate in risalita verso nord: quando raggiungono l’Atlantico settentrionale si raffreddano e di conseguenza vanno più in profondità, per poi tornare a scorrere verso Sud.

Corrente del Golfo indebolita: tra gli effetti una maggiore frequenza di eventi meteo estremi

Secondo lo studio, condotto da Stefan Rahmstorf, un ulteriore indebolimento dell’Atlantic Meridional Overturning Circulation (AMOC), circolazione nell’Oceano Atlantico che è alla base della Corrente del Golfo, potrebbe provocare una maggiore frequenza degli eventi estremi come le tempeste nel Regno Unito, ma anche inverni più freddi e un aumento delle ondate di calore e della siccità in tutta Europa.
Gli scienziati prevedono che l’AMOC si indebolirà ulteriormente se il riscaldamento globale dovesse continuare il suo trend e potrebbe ridursi da circa il 34% al 45% entro la fine di questo secolo. Questa drastica diminuzione potrebbe portarci vicino a un “punto di svolta” in cui il sistema diverrebbe irrevocabilmente instabile. Una Corrente del Golfo indebolita farebbe aumentare anche il livello del mare sulla costa atlantica degli Stati Uniti, con conseguenze potenzialmente disastrose.

Gli studiosi hanno analizzato un numero enorme di dati storici relativi alla Corrente del Golfo combinandoli con una serie di studi precedenti. Il risultato è un “quadro coerente dell’evoluzione di questa corrente oceanica negli ultimi 1600 anni”. La Corrente è stata relativamente stabile fino alla fine del XIX secolo poi con la fine della piccola era glaciale intorno al 1850, le correnti oceaniche iniziarono a diminuire, con un secondo declino più drastico successivo dalla metà del XX secolo. L’indebolimento della corrente del Golfo è strettamente legato alla crisi climatica in atto e al riscaldamento globale. L’aumento delle precipitazioni e lo scioglimento della calotta glaciale della Groenlandia contribuiscono all’aumento di acqua sulla superficie dell’oceano con una conseguente riduzione della salinità e della densità dell’acqua.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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