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Inquinamento, l’Italia condannata dalla Corte di Giustizia Ue

Nel periodo 2008-2017 il nostro Paese ha "sistematicamente superato i limiti di Pm10"

L’inquinamento costa caro all’Italia. IL nostro Paese è stata condannato per aver sistematicamente superato i limiti di Pm10 nel periodo 2008-2017. Lo ha deciso la Corte di Giustizia Ue dopo la chiusura del primo ciclo della procedura di infrazione iniziata dalla Commissione europea nel 2014.  In quel lasso di tempo “i valori limite giornalieri e annuali fissati per le particelle di Pm10 sono stati superati in maniera molto regolare” in una serie di zone del territorio italiano”. Secondo la Corte-  “l’Italia non ha chiaramente adottato misure tempestive” per garantire il rispetto dei valori limite.

I chiarimenti forniti dall’Italia nel corso preliminare del procedimento sono stati ritenuti insufficienti e, secondo la Corte, il nostro Paese non ha adottato in tempo utile delle misure efficaci per contrastare l’inquinamento e ridurre il livello fuorilegge delle polveri sottili.

La soglia media annuale per il Pm10 è di 40 microgrammi per metro cubo (annuale) e di 50 microgrammi per metro cubo (giornaliera). Questo tipo di inquinante viene prodotto principalmente dalle emissioni delle automobili, soprattutto quelle datate e i diesel, dagli impianti di riscaldamento da quelli industriali.

La reazione del ministro dell’ambiente Sergio Costa

“La sentenza della Corte di Giustizia sul superamento dei limiti di PM10 non ci coglie di sorpresa, visti i dati su cui è basata e che sono incontrovertibili alla prova dei fatti. Dati che, benché si fermino al 2017, indicano un problema che purtroppo non è ancora risolto. Fin dal mio insediamento, nel 2018, ho messo in campo tutti gli strumenti possibili, in accordo con le Regioni, per affrontare il tema della qualità dell’aria. Sottolineo infatti che ogni anno sono almeno 80 mila le vittime dovute a questa problematica che investe soprattutto il Bacino Padano, ma non soltanto. Credo che questa pronuncia debba essere uno stimolo per tutto il Governo a far di più e meglio rispetto a quanto già abbiamo messo in campo, considerando che la stessa Corte nella sentenza riconosce la bontà delle azioni intraprese dal 2018, per garantire nel più breve tempo possibile un ambiente più salubre a tutti i cittadini.” Così il Ministro dell’ambiente, Sergio Costa– si legge in un comunicato del Ministero- ha commentato la sentenza del giudice europeo, su un tema, quello della qualità dell’aria, su cui l’Unione europea ha manifestato una grande attenzione negli ultimi anni contestando più volte a quasi tutti gli Stati membri il disallineamento rispetto ai parametri unionali.

La Corte di Giustizia Europea ha condannato l’Italia per la cattiva qualità dell’aria, cioè per le polveri sottili, le…

Pubblicato da Sergio Costa su Martedì 10 novembre 2020

Judith Jaquet

Mi sono laureata con lode in Letterature straniere, indirizzo in Scienze della Comunicazione, con una Tesi in Linguistica generale, presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Lombardia (Albo dei professionisti) dal 2008, dopo aver frequentato il Master in Giornalismo Campus Multimedia dello Iulm. Lavoro nella redazione di Meteo Expert dal 2011 e mi occupo della gestione dei contenuti editoriali sul web e sui social network. Conduco le rubriche di previsioni meteo in onda sui canali Mediaset e sulle principali radio nazionali.

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