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Tutti i vantaggi di un futuro a zero emissioni nel COP26 Future We Want Project

Il progetto ha coinvolto comunità del Regno Unito, del Kenya, della Giamaica, del Brasile, degli Emirati Arabi Uniti, dell'Arabia Saudita e dell'India, per esplorare diverse prospettive e soluzioni agli impatti quotidiani dei cambiamenti climatici

Dopo quattro mesi di collaborazione internazionale tra accademici, imprese, società civile e cittadini di tutto il mondo, il progetto Futures We Want COP26 presentato martedì, ci restituisce una visione ottimistica con la speranza per un futuro a zero emissioni nette davvero realizzabile, positivo, resiliente e desiderabile per le nazioni di tutto il mondo.

Colmando il divario tra prove scientifiche e intuizione dei cittadini attraverso una serie di workshop virtuali, questo progetto globale commissionato prima della presidenza della COP del Regno Unito, ha riunito giovani, comunità indigene e rurali, società civile, imprese e industria provenienti da sei regioni del mondo,  utilizzando ricerche di livello mondiale per immaginare  priorità, speranze e desideri per il loro futuro.

Il progetto ha coinvolto comunità del Regno Unito, del Kenya, della Giamaica, del Brasile, degli Emirati Arabi Uniti, dell’Arabia Saudita e dell’India, per esplorare diverse prospettive e soluzioni agli impatti quotidiani dei cambiamenti climatici come la produzione di elettricità, l’agricoltura, i rifiuti e gestione dell’acqua, progettazione degli edifici, riforestazione e conservazione degli oceani.

Dalle paludi costiere ripristinate alle colture resistenti al clima, alle biciclette elettriche e alle serre con acqua di mare, la ricerca evidenzia i vantaggi di una transizione verso un futuro resiliente, compresi nuovi posti di lavoro, miglioramento della salute e della qualità della vita e approvvigionamento sicuro di cibo e acqua.

Il futuro a zero emissioni: un beneficio per tutti. Gli esempi realizzabili

Il gruppo globale di cittadini ha esplorato la gamma di soluzioni zero netto e resilienza che esistono in tutto il mondo. Il raggiungimento di questo futuro potrebbe portare opportunità e benefici su più livelli come la creazione di nuovi posti di lavoro, il miglioramento della salute e della qualità della vita, e garantire forniture sostenibili di cibo e acqua.

Ad esempio, la Penisola arabica vista nell’ottica di un futuro resiliente a zero emissioni nette accoglie favorevolmente lo sviluppo di deserti verdi, una maggiore sicurezza idrica, serre di acqua di mare e generazione di energia solare termica. Per il Brasile invece si staglia la necessità di attività innovative che sfruttino e celebrino la biodiversità dell’Amazzonia e pratiche agro-ecologiche che aumentino i raccolti e rendano le colture più resistenti al clima.

L’India del futuro sfrutta le migliori risorse del paese per alimentare le sue case con l’energia solare e utilizzare soluzioni basate sulla natura, come i sistemi di scarico delle zone umide, per fornire alle comunità acqua pulita, mentre la Giamaica prevede di implementare una protezione naturale leader a livello mondiale da uragani e inondazioni attraverso barriere coralline ripristinate e paludi costiere di mangrovie per proteggere i suoi cittadini e l’ambiente.

Il Regno Unito sfrutta al massimo le sue risorse come nazione costiera, sostenendo il suo ruolo come parte di una comunità globale net-zero che commercia e impara da altre nazioni, sempre con un focus sul business sostenibile. La visione del Kenya prevede sistemi di irrigazione a goccia alimentati a energia solare, un maggiore uso di colture autoctone e sistemi sanitari in grado di resistere ai cambiamenti climatici e rimanere accessibili a tutti.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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