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Kenya, forti piogge e alluvioni: emergenza tra sfollati, epidemie e cambiamenti climatici

In Kenya, violente piogge e inondazioni hanno colpito le regioni centrali e occidentali, causando sfollamenti, danni e aggravando l’emergenza sanitaria per il colera. L’evento riflette l’aumento dei fenomeni meteorologici estremi legati al surriscaldamento globale.

Negli ultimi giorni il Kenya centrale e occidentale è stato investito da forti piogge che hanno provocato lo straripamento di diversi fiumi, tra cui il Majimoto, e causato inondazioni improvvise e danni significativi nelle contee di Isiolo e Baringo. Le precipitazioni intense hanno portato a alluvioni che hanno colpito duramente la popolazione, con almeno due persone disperse, una salvata e circa 200 famiglie costrette ad abbandonare le proprie case nella contea di Isiolo. Nel frattempo, anche nella contea di Baringo si registrano strutture gravemente danneggiate e numerosi disagi per gli abitanti.

Impatto delle piogge: sfollati, danni e vittime

Le piogge torrenziali hanno messo in ginocchio numerosi villaggi e quartieri, causando il crollo di abitazioni e infrastrutture, oltre a interruzioni della viabilità e difficoltà nei soccorsi. Solo nella capitale Nairobi, si contano almeno tre vittime e centinaia di famiglie rimaste senza un tetto, mentre nei sobborghi più poveri, come Mathare e Mukuru Kwa Ruben, le condizioni igienico-sanitarie sono ulteriormente peggiorate. Le autorità locali e le squadre di emergenza hanno lanciato appelli alla prudenza e stanno lavorando per fornire assistenza alle persone colpite, ma la portata degli sfollamenti e dei danni rende difficile un rapido ritorno alla normalità.

Emergenza sanitaria: epidemia di colera e rischio per la salute pubblica

La situazione è resa ancora più critica dalla concomitante epidemia di colera che interessa il paese. Al momento, quattro contee – tra cui la città di Nairobi – segnalano complessivamente 128 casi e cinque decessi, con un tasso di mortalità del 5,2%. Le inondazioni aggravano il rischio di diffusione di malattie, soprattutto nei quartieri dove l’accesso a acqua potabile e servizi igienici è già fortemente limitato. L’accumulo di acque stagnanti e la distruzione delle infrastrutture aumentano la vulnerabilità della popolazione, in particolare tra gli sfollati e nei centri urbani più densamente popolati.

Cambiamenti climatici e fenomeni meteorologici estremi

Questi eventi meteorologici estremi sono sintomo di un surriscaldamento globale sempre più evidente e preoccupante. L’aumento della frequenza e dell’intensità delle piogge intense e delle alluvioni in Africa orientale riflette le profonde trasformazioni del clima globale. Fenomeni come El Niño e il riscaldamento delle acque oceaniche contribuiscono a destabilizzare i normali regimi delle precipitazioni, esponendo le comunità locali a rischi crescenti. È fondamentale investire in sistemi di allerta precoce, infrastrutture resilienti e strategie di adattamento per ridurre l’impatto delle catastrofi naturali e tutelare la salute pubblica.

Prospettive e necessità di intervento

L’attuale crisi in Kenya sottolinea l’urgenza di adottare un approccio integrato che comprenda prevenzione, gestione del rischio e resilienza climatica. È fondamentale intensificare la cooperazione internazionale e fornire un maggiore sostegno alle comunità più vulnerabili, migliorando l’accesso a acqua pulita e servizi sanitari. Inoltre, è cruciale promuovere politiche efficaci per combattere il cambiamento climatico. Solo attraverso questi sforzi concertati sarà possibile mitigare le conseguenze devastanti di eventi estremi come quelli che stanno affliggendo il Kenya.

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