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Agricoltura, l’Ue respinge le proposte della Commissione ambiente sulla politica comune. Greenpeace: «una condanna a morte»

Critica anche Greta Thunberg: «gli europarlamentari si sono arresi su clima e ambiente»

Il Parlamento Europeo ha approvato la riforma della politica comune in materia di agricoltura (PAC) respingendo le proposte avanzate dalla Commissione Ambiente, che chiedeva di tagliare i sussidi per il sistema degli allevamenti intensivi e di aumentare in modo più sostanziale i finanziamenti destinati alle misure ambientali.

L’accordo, sostenuto dal Partito popolare europeo, dai Socialists & Democrats e Renew Europe, prevede che almeno il 20% della dotazione nazionale degli aiuti debba essere dedicato a incentivi per pratiche agronomiche “green”. «Ancora una volta non si è guardato in faccia alla gravità del problema e agito con la necessaria fermezza per un cambio di rotta urgente del sistema agroalimentare europeo», denuncia Greenpeace, sottolineando che il «20 per cento non è assolutamente sufficiente ad affrontare la crisi in corso».

Deluse dunque le aspettative degli ambientalisti: in questo modo, accusa Greenpeace, «la plenaria del Parlamento europeo ha segnato la condanna a morte dell’agricoltura europea». In generale, sono state deluse le aspettative di chiunque sperasse che la politica agricola comune dell’Unione Europea sarebbe stata rinnovata anche nell’ottica del Green Deal. Lo stesso commissario Ue all’Agricoltura, Janusz Wojciechowski, ha detto che l’Unione ha fatto «un passo indietro».
Anche l’eurodeputato olandese Bas Eickhout, dei Verdi, ha sottolineato che «senza obiettivi vincolanti per una maggiore protezione del clima, meno pesticidi nei campi e meno antibiotici nell’allevamento del bestiame, la PAC rappresenterà l’antitesi stessa allo scopo del Green Deal». La riforma della PAC votata dal Parlamento, spiega Eickhout, «significherà che ai paesi dell’UE sarà addirittura impedito di spendere di più in misure ambiziose per proteggere il clima e l’ambiente e migliorare il benessere degli animali».

Dure critiche arrivano anche da Greta Thunberg, che su Twitter ha commentato il voto di Bruxelles dicendo che gli eurodeputati «si sono di fatto arresi su clima e ambiente». «Semplicemente non gli importa», ha aggiunto l’attivista, criticando anche l’atteggiamento dei media che, in un momento così importante, hanno dedicato la propria attenzione a tematiche irrilevanti come la terminologia da usare per alcuni prodotti vegani.

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Valeria Capettini

Laurea triennale in Lettere e magistrale in Comunicazione, dal 2021 sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Lombardia. Nel 2016 sono entrata a far parte della squadra di Meteo Expert: un'esperienza che mi ha insegnato tanto e mi ha permesso di avvicinarmi al mondo della climatologia lavorando fianco a fianco con alcuni dei maggiori esperti italiani in questo settore. La crisi climatica avanza, con conseguenze estremamente gravi sull’economia, sui diritti e sulla vita stessa delle persone. Un'informazione corretta, approfondita e affidabile è più che mai necessaria.

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