
Trasformare i rifiuti radioattivi in forchette e pentole? La Francia ci sta pensando, ma serve prima il voto del popolo. Cosa sta succedendo? Dopo la chiusura della centrale nucleare di Fessenheim, la più vecchia di Francia situata nella regione del Grand Est, la società energetica francese EDF ha trovato una soluzione innovativa: trasformare parte del materiale di scarto in forchette, pentole e maniglie delle porte. Soluzione innovativa per la Francia ma non per Germania e Svezia, che dispongono già di nuovi metodi per riciclare i materiali radioattivi.
Questo significa che i ristoranti e le tavolate francesi saranno piene di posate radioattive?
La risposta naturalmente è no poiché – precisa EDF -, soltanto i materiali a “basso e bassissimo livello radioattivo” saranno trasformati in ghisa o acciaio. Gli altri materiali saranno inviati agli impianti di trattamento dei rifiuti nucleari. Qualora il nuovo centro di riciclaggio dovesse superare le procedure di approvazione, sorgerebbe su 15 ettari nei pressi dell’impianto chiuso.
Quali sono le controversie?
Non tutti sono favorevoli al riciclo dei materiali radioattivi poiché sostengono che, pur essendo ripuliti, manterranno sempre un certo livello di radioattività. E proprio per questo motivo il popolo è chiamato a votare a favore o sfavore del nuovo centro di riciclaggio fino a febbraio 2025. Sebbene per la Francia sia una novità, altri paesi come Germania, Svezia, e Stati Uniti utilizzano già una tecnica simile per “ripulire” i metalli dalla loro radioattività prima di fonderli in lingotti da riutilizzare.
I metalli a basso livello di radioattività sono essenzialmente macerie, terra o rottami provenienti dallo smantellamento o dal funzionamento di impianti nucleari, oppure da industrie convenzionali che utilizzano materiali naturalmente radioattivi. Sbarazzarsi di questo tipo di materiale è sempre un problema per i produttori, poiché devono pagare per conservarlo a lungo termine se non riescono a trovare altre soluzioni.
Gli attivisti anti-nucleare sostengono che non esiste una soglia di sicurezza quando si parla di materiali radioattivi e che anche una minima quantità di radioattività può mettere in pericolo la salute umana. Per questo motivo, il codice sanitario pubblico francese dovrebbe essere modificato affinché l’impianto di riciclaggio possa procedere. Dovrebbe anche essere ottenuta un’autorizzazione ambientale.
La modifica della legge francese sui rifiuti radioattivi e il loro riciclaggio
Fino al 2022 la legge della Francia vietava il recupero di rifiuti a bassa radioattività, considerando radioattivi tutti i rifiuti provenienti da un impianto nucleare. La stessa Autorità per la sicurezza nucleare francese (ASN) era inizialmente contraria all’idea, temendo che i materiali radioattivi potessero entrare inavvertitamente in contatto con il pubblico. Poi, con un decreto ministeriale pubblicato nel febbraio 2022, la Francia ha reso possibile il riciclaggio dei rifiuti a bassa radioattività a determinate condizioni.
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