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Allarme biodiversità in Italia, Legambiente: «A rischio 12 specie, anche i delfini»

In occasione della Giornata Mondiale della Fauna Selvatica, Legambiente ha redatto un report nel quale getta l'allarme su alcune specie in pericolo

Allarme biodiversità in Italia. Oggi, in occasione della Giornata Mondiale della Fauna Selvatica, Legambiente ha redatto un report nel quale richiama l’attenzione su alcune specie a rischio. Nonostante l’Italia ospiti circa la metà delle specie vegetali e circa un terzo di tutte le specie animali attualmente presenti in Europa – sottolinea Legambiente -, la sua biodiversità sta diminuendo a causa della perdita di habitat, della crisi climatica, dell’inquinamento diffuso e dell’eccessivo sfruttamento delle risorse.

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Legambiente, a rischio dodici specie di elevato valore conservazionistico per la nostra Penisola

Legambiente nel suo report sulla fauna selvatica analizza ben dodici specie della nostra Penisola considerate a rischio: il grifone, la trota mediterranea, il tritone crestato italiano, la lontra, l’orso bruno marsicano, il lupo e il camoscio appenninico, le farfalle e gli impollinatori. Poi dà uno sguardo anche alla fauna del Mediterraneo, prestando attenzione a squali, delfini e alla tartaruga Caretta caretta.

 

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Alcune di queste specie, come il grifone, la trota mediterranea e l’orso bruno marsicano, le farfalle e impollinatori, sono a rischio estinzione mentre altre sono in pericolo, come il delfino comune e la tartaruga Caretta caretta; altre ancora, come il tritone crestato italiano, sono tra le specie per le quali è stata richiesta una protezione rigorosa e poi c’è chi grazie ai progetti LIFE e all’impegno dei Parchi è scampato all’estinzione come il camoscio appenninico e il lupo.

La situazione della fauna selvatica nel complesso è preoccupante e molto delicata: l’Unione Europea ha ricordato che la fauna selvatica del Pianeta si è ridotta del 60% negli ultimi 40 anni e un milione di specie rischiano addirittura l’estinzione. Legambiente, nel suo report, sottolinea come per tutelare la fauna selvatica a rischio e il capitale naturale serva innanzitutto incrementare entro il 2030 le aree protette e le zone di tutela integrale; migliorare la gestione della biodiversità e il capitale naturale, rafforzandone la conoscenza e il monitoraggio e migliorare la gestione della Rete Natura 2000.

Legambiente, un occhio anche alla fauna del Mediterraneo: preoccupano delfini e tartarughe Caretta caretta

Per quanto riguarda la fauna marina, preoccupa la situazione del delfino comune che negli ultimi decenni è diventato uno dei cetacei più in pericolo. I delfini nel Mediterraneo, oltre che dalle catture accidentali, sono minacciati dal traffico marittimo intenso, dall’inquinamento acustico e chimico e dal degrado del loro habitat. Poi c’è la tartaruga Caretta caretta, tra le più comuni nell’area mediterranea, minacciata in primis dai rifiuti galleggianti e dall’inquinamento da plastica in mare. Nel report non manca però qualche buona notizia, come quella della ricomparsa della foca monaca nel Mediterraneo dopo oltre 50 anni di assenza.

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Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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