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All’Università di Torino un corso su clima e cambiamenti climatici rivolto a tutti

Il professor Claudio Cassardo ci ha raccontato perché si tratta di una sfida. La prima lezione prenderà il via l'8 marzo

Il clima e il suoi cambiamenti sono al centro di un nuovo corso dell’Università di Torino. La crisi climatica è un tema di fondamentale importanza per tutti ed è oggetto delle discussioni non solo scientifiche ma anche sociologiche, politiche ed economiche. Interpella tutti, mette in discussione la storia recente dell’umanità e il suo atteggiamento verso il Pianeta. Smuove coscienze, fa scendere in piazza milioni di giovani in tutto il mondo e cambia l’agenda dei potenti della Terra. In un momento storico segnato purtroppo da negazionismi e fake news, uno strumento per avere maggiore consapevolezza è più che mai necessario.

L’Università di Torino ha organizzato un corso, dall’8 marzo al 6 giugno, all’interno dell’offerta didattica del Dipartimento di Fisica, denominato “Clima e cambiamenti climatici“. Lo scopo è quello di fornire alla platea studentesca più ampia, sia scientifica, sia umanistica, gli strumenti di analisi e la conoscenza di base sulle questioni inerenti il clima e i cambiamenti climatici. Durante le lezioni verranno utilizzati adeguati linguaggi scientifico-divulgativi per sollecitare la riflessione non solo sulla gravità del problema climatico-ambientale, ma anche sulla necessità di adottare misure che ne riducano l’impatto.

Un corso per avere maggiore consapevolezza sulla crisi climatica

Abbiamo chiesto al professor Claudio Cassardo, docente di fisica dell’Atmosfera presso l’Università di Torino e ideatore del corso, di spiegarci meglio di cosa si tratta.

Professor Cassardo, come è nata l’idea di un corso di questo tipo, aperto a tutti?

Si tratta di una sfida. Il corso è volutamente non diretto soltanto all’ambito della facoltà di Fisica. Per gli studenti di questa facoltà naturalmente esiste già un corso più approfondito. Ho voluto offrire la possibilità di raggiungere una platea un po’ più ampia. Sarà un corso aperto a tutti, a studenti di altre facoltà ma anche al pubblico.  Si parla tanto di clima e cambiamenti climatici: io vorrei partire dai dati e insegnare ad esempio a leggere grafici o statistiche anche a uno studente di giurisprudenza, di economia, di lettere o di filosofia che generalmente non ha delle conoscenze scientifiche approfondite. Vorrei aiutare ad aumentare la consapevolezza su questo tema così importante.Le iscrizioni sono libere e le lezioni si potranno seguire in diretta o anche in differita.

Si tratta di un corso che andrebbe seguito a tutti i livelli, anche da parte dei giornalisti?

Vorrei che fosse un segnale e che magari potesse essere “copiato” da  altri colleghi in altre università. Mi piacerebbe che a breve altri atenei, oltre a quello di Torino, potessero fare una scelta simile in modo da diffondere una maggiore consapevolezza sui cambiamenti climatici. Mi piacerebbe che la maggioranza delle persone che dovesse leggere in futuro un altro titolo di giornale che confonde meteo e clima (fa freddo, dov’è il riscaldamento globale?) ci ridesse sopra capendo che si tratta di una stupidaggine. E invece oggi, purtroppo, non è ancora così.

Maggiori dettagli sul corso a questo link.

 

 

 

 

Judith Jaquet

Mi sono laureata con lode in Letterature straniere, indirizzo in Scienze della Comunicazione, con una Tesi in Linguistica generale, presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Lombardia (Albo dei professionisti) dal 2008, dopo aver frequentato il Master in Giornalismo Campus Multimedia dello Iulm. Lavoro nella redazione di Meteo Expert dal 2011 e mi occupo della gestione dei contenuti editoriali sul web e sui social network. Conduco le rubriche di previsioni meteo in onda sui canali Mediaset e sulle principali radio nazionali.

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