ApprofondimentiClima

Aprile 2025, prosegue il caldo anomalo anche in Italia (ma senza record). I dati Copernicus

Aprile 2025 è stato il secondo più caldo dal 1950 per le acque superficiali dei mari che bagnano le coste italiane, il settimo per la terraferma. L’analisi Meteo Expert dei dati della rianalisi ERA5 di Copernicus.

Per l’Europa, aprile 2025 è stato il sesto più caldo della seria storica, con un’anomalia di +1,01°C rispetto alla media climatica 1991-2020. Le acque superficiali del Mar Mediterraneo sono state molto più calde della media, anche se non hanno raggiunto le temperature record registrate nel mese di marzo. Le precipitazioni, infine, sono risultate più abbondanti della media nella maggior parte dell’Europa meridionale, nella Norvegia settentrionale, nella Finlandia meridionale e in alcune parti della Russia occidentale.

È quanto comunicato dal Copernicus Climate Change Service (C3S), che ogni mese pubblica i risultati dell’elaborazione dei dati della rianalisi climatica ERA5 sviluppata dal Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine (ECMWF).

Come è andata in Italia? Per scoprirlo, abbiamo acquisito ed elaborato i dati mensili di ERA5 ed ERA5-Land dal 1950 ad oggi.

Aprile 2025, il settimo più caldo in Italia dal 1950

Secondo i dati ERA5-Land di Copernicus, la temperatura media  nazionale di aprile 2025 è stata di 9,69°C: 1,23°C in più rispetto alla media di riferimento 1991-2020. Il mese da poco concluso è stato dunque il settimo aprile più caldo registrato in Italia dal 1950, dopo il 2018, al primo posto con un’anomalia di +2,36°C,  il 2007 (+2,13°C), il 1961, il 2016, il 2024 e il 2011. Per il nostro Paese, aprile 2025 è stato anche il ventitreesimo mese consecutivo con un’anomalia positiva,  bisogna infatti andare indietro nel tempo fino al maggio 2023 per  incontrare una temperatura media leggermente inferiore a quella climatica a livello nazionale.

Nel contesto di un trend positivo altamente significativo,  i mesi di aprile più caldi sono andati a concentrarsi nell’ultimo ventennio, e ciò non stupisce,  i mesi più freddi quasi tutti nel periodo 1970-1980, il decennio che vide anche temperature estive particolarmente basse e l’ultima avanzata significativa dei nostri ghiacciai.

Il mese di aprile più freddo fu quello del 1973, con una temperatura media  inferiore a quella climatica di marzo ed un’anomalia di -3,01°C.  Il freddo anomalo colpì tutto il Paese, ma con maggior forza le Alpi e l’Appennino centrale, dove si registrarono temperature anche di  4°C inferiori alla norma.

Nell’aprile del 2025, invece, solo la Sicilia e parte della Calabria hanno potuto vantare una temperatura media mensile nella norma, mentre nel resto dell’Italia ha dominato l’eccesso di calore, soprattutto al Nord, in Toscana, Lazio e Sardegna, e in particolare lungo l’arco alpino, dove l’anomalia quasi ovunque non è scesa al di sotto di +2°C.

Dove si posiziona l’anomalia termica del primo quadrimestre dell’anno in corso rispetto a quella dei due anni precedenti? Con un valore medio di +1,56°C, il 2025 si mantiene per ora al secondo posto, ben al di sotto del record gennaio-aprile del 2024 (+2,21°C),  ma abbondantemente al di sopra del dato del 2023 (+0,79°C).

Temperatura dei mari a un soffio dal record del 2024

La temperatura media dello strato superficiale dei mari che circondano l’Italia è stata di 16,36°C: 1,11°C in più della media climatica, solo un decimo in meno rispetto al record dell’aprile 2024, e, come già accaduto in febbraio e marzo,  comodamente oltre la soglia di +1°C per il secondo anno consecutivo.

Con anomalie fino a +1,5 °C,  a soffrire maggiormente l’eccesso di calore sono stati l’Alto e il Medio Adriatico, il Mar Ligure, l’Alto Tirreno e i bacini che circondano la Sardegna. L’aprile record del 2024 ha invece visto protagonisti tutti i mari orientali, in particolare l’Alto Adriatico e lo Ionio settentrionale:  qui, le anomalie termiche hanno toccato, e in alcuni punti superato, perfino  i +2°C. Come per la terraferma, anche per le acque superficiali dei nostri mari l’aprile del 1973 è stato il più freddo della serie storica, soprattutto lungo le coste occidentali della Sardegna.

L’andamento delle anomalie termiche marine del primo quadrimestre del 2025 è stato del tutto sovrapponibile a quello del 2024: i nostri mari hanno sempre raggiunto temperature eccezionalmente elevate per il periodo, soprattutto tra marzo e aprile, con valori nettamente superiori a quelli registrati negli anni precedenti. Per ora, il record rimane al 2024, con un’anomalia media  gennaio-aprile di +1,04°C, ma il 2025 è distanziato solo di un centesimo di grado.

Eccezionalmente piovoso al Nord-Ovest per il passaggio del ciclone Hans

Dopo un decennio con precipitazioni di aprile quasi sempre mediamente in difetto, nel 2025 l’anomalia  a livello nazionale è tornata positiva, seppur di poco.
Con l’11% di pioggia in più rispetto al valore di riferimento 1991-2020, secondo i dati ERA5-Land di Copernicus il mese da poco concluso è stato solo  il ventiquattresimo aprile più piovoso dal 1950. In testa alla classifica troviamo il piovoso aprile del 1989, con un’anomalia di +78,6%, mentre il record negativo spetta al siccitoso aprile del lontano 1955 (-56,2%), seguito a breve distanza dall’aprile del 2023 (-52,4%).

A trainare il 2025 verso valori positivi è stata soprattutto l’enorme quantità d’acqua rovesciata dal ciclone Hans su Nordovest, Sardegna, Alta Toscana e parte del Triveneto, con accumuli superiori a 300 mm in 48 ore in diverse località dell’Alto Piemonte e della Valle d’Aosta, aree, queste ultime, che nell’intero mese hanno ricevuto oltre il doppio delle precipitazioni attese. Le regioni del Medio Adriatico e del Sud hanno invece visto oltre il 30% di pioggia in meno della norma.  La distribuzione delle anomalie sul territorio nazionale è stata quasi perfettamente sovrapponibile a quella dell’aprile del 1989, ma in quell’anno record le precipitazioni furono molto più abbondanti, addirittura tre volte rispetto alla media 1990-2020 sull’Alto Piemonte. Nel siccitoso aprile 1955, al contrario, quelle stesse zone ricevettero meno di un quarto delle pioggia che normalmente dovrebbe cadere in aprile.

Maggio 2024 era stato un mese molto piovoso in gran parte dell’Italia, fresco al Nord e relativamente mite al Sud e nelle Isole. Cosa riveleranno i dati di Copernicus per maggio 2025?

Laura Bertolani

Laureata in Scienze Naturali, nel 1997 è entrata a far parte del team di meteorologi di Meteo Expert. Fino al 2012, all’attività operativa ha affiancato attività di ricerca, occupandosi dell’analisi della performance dei modelli di previsione. Attualmente si dedica a quest’ultima attività, ampliata implementando un metodo di valutazione dell’abilità dei modelli a prevedere dodici configurazioni della circolazione atmosferica sull’Italia, identificate per mezzo di una rete neurale artificiale.

Articoli correlati

Back to top button