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«Cambiamenti climatici, il futuro è adesso»: Serena Giacomin a “Storie di un clima che cambia”

Siamo stati all'evento organizzato nel contesto del Festival della Sostenibilità: ecco com'è andata

«Il futuro è adesso»: la meteorologa Serena Giacomin, intervenuta all’evento Storie di un clima che cambia, ha messo di fronte a dati e fatti la platea riunita nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Milano. L’evento Storie di un clima che cambia, nato nel contesto del Festival della Sostenibilità, è stato organizzato da Italian Climate Network, Greenpeace e WWF-YOUng – con il patrocinio della Regione Lombardia – per far comprendere a tutti le questioni relative al clima e al modo in cui sta cambiando.

Ormai registriamo «anomalie di temperatura intorno a un grado», ha spiegato Giacomin. «Un grado di temperatura potrebbe sembrare poco – osserva la meteorologa – però provate a pensare di avere 37 e mezzo di febbre tutti i giorni: fareste qualcosa, probabilmente dopo una settimana di 37,5 andreste dal medico, cerchereste di capire qual è il problema e di curarvi. Ecco, noi abbiamo capito il problema però non ci stiamo curando, non stiamo prendendo le medicine adeguate».
Serena Giacomin ha poi mostrato un grafico con la concentrazione di CO2 nell’atmosfera, che è «letteralmente schizzata alle stelle negli ultimi decenni». Per ritrovare concentrazioni di anidride carbonica simili a quelle attuali, bisogna andare indietro di circa tre milioni di anni, «quando sulla Terra non c’era ancora l’homo sapiens. Quando si dice che, sì, il clima cambia ma è sempre cambiato, bisogna prendere in considerazione la velocità del cambiamento, ma anche la forzante devastante che noi abbiamo inserito in atmosfera, ovvero i gas serra, che hanno la capacità di immagazzinare calore».
«E di chi è la colpa?» si chiede la meteorologa. «La colpa è nostra: ce lo dice la comunità scientifica, ce lo dicono i dati».

Di recente alcuni hanno negato l’esistenza dei cambiamenti climatici anche facendo leva su periodi di freddo particolarmente intenso: lo ha fatto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump quando quest’inverno la East Coast è stata colpita da un’ondata di gelo, lo hanno fatto alcuni giornali italiani quando il mese di maggio ha fatto registrare temperature al di sotto della media per diversi giorni.
Peccato che questi casi riguardino la meteorologia, e non il clima: per permetterci di non cascare in questo tranello, Serena Giacomin ha illustrato le differenze tra clima e meteo.

cambiamenti climatici

«La meteorologia – ha spiegato l’esperta – descrive la situazione attuale e la possibile evoluzione futura. Il clima, invece, descrive cosa dobbiamo aspettarci in un determinato momento e in un determinato luogo in base alle statistiche che studiano i dati registrati almeno negli ultimi trenta anni. Mentre in Italia faceva freddo, altre zone facevano i conti con un caldo senza precedenti: in Spagna si sono superati i 40 gradi e, dato ancora più impressionante, in una cittadina russa vicina al Mar Glaciale Artico si è registrata la temperature record di 31 gradi. In realtà questi sono proprio effetti dei cambiamenti climatici, che comportano un’estremizzazione dei fenomeni meteo».

Valeria Capettini

Laurea triennale in Lettere e magistrale in Comunicazione, dal 2021 sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Lombardia. Nel 2016 sono entrata a far parte della squadra di Meteo Expert: un'esperienza che mi ha insegnato tanto e mi ha permesso di avvicinarmi al mondo della climatologia lavorando fianco a fianco con alcuni dei maggiori esperti italiani in questo settore. La crisi climatica avanza, con conseguenze estremamente gravi sull’economia, sui diritti e sulla vita stessa delle persone. Un'informazione corretta, approfondita e affidabile è più che mai necessaria.

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