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Report Tornado in Italia dal 2014 al 2019: quali sono le aree più colpite?

Lo studio prende in considerazione la distribuzione nel tempo e quella geografica

Rete Meteo Amatori e Tornado in Italia hanno realizzato il “Report Tornado in Italia“, prendendo in considerazione l’arco temporale che va dal 2014 al 2019. Il tornado è una colonna d’aria in forte rotazione – sottolinea lo studio -, a contatto col terreno, dal diametro che varia da qualche metro a qualche chilometro.

Possono essere tornado di natura mesociclonica – solitamente più intensi e originati sotto al mesociclone di una supercella – e non mesociclonica (landspout); quest’ultimo si forma a partire da un qualunque cumulonembo o cumulo congesto. Ognuno di questi viene valutato sulla base della scala Fujita (F), utilizzata anche all’interno del lavoro in questione.

Crediti: Rete Meteo Amatori

I tornado dal 2014 al 2019: i dati

Gli eventi presi in considerazione sono in tutto 197, così suddivisi: 2014 (38), 2015 (21), 2016 (30), 2017 (20), 2018 (52), 2019 (36). Dei tornado registrati, solo 47 (24% del totale), sono di origine mesociclonica. Di questi, 15 (8%) hanno raggiunto o superato il grado F2 della scala Fujita (vale a dire venti superiori ai 180 km/h). L’unico evento che ha superato il grado F2, è stato il tornado ef3 di Dolo verificatosi l’8 luglio 2015. Dei restanti tornado, vale a dire quelli di natura non mesociclonica, 88 sono trombe marine che hanno toccato la costa: una buona parte, circa il 95%, si dissolve in poco tempo.

Distribuzione dei tornado: Puglia in testa 

Qual è la distribuzione geografica dei tornado presi in analisi? La mappa che segue rappresenta appunto la densità di tornado, di tutti i tipi, sul suolo italiano. Innanzitutto si può notare come la Pianura Padana sia un bacino di formazione dei tornado, spesso mesociclonici e quindi abbastanza intensi. Questi ultimi aumentano andando verso est, dove la zona più colpita è il Veneto. La Puglia è la regione con la più alta densità di tornado, spesso anche mesociclonici e quindi intensi.

Lungo la fascia Ligure e Tirrenica vi è una concentrazione di trombe marine che raggiungono la costa, con un picco nell’area di Genova. Anche in Calabria, in particolare lungo la fascia tirrenica, si può notare una discreta densità di trombe marine che toccano la costa mentre nella zona nord-est della costa ionica si rileva una discreta presenza di tornado mesociclonici. Lungo la fascia Adriatica, invece, la densità di tornado è abbastanza bassa, praticamente nulla nella zona centrale.

Crediti: Rete Meteo Amatori

Distribuzione temporale: quando si verifica il picco?

Crediti: Rete Meteo Amatori

L’andamento mensile dei tornado evidenzia una bassa densità nei mesi invernali e un aumento in primavera, con picco tra l’estate e l’autunno. Il numero di tornado, tra luglio e novembre, si mantiene abbastanza stabile.

Il 47% dei tornado mesociclonici registrati, è avvenuto tra ottobre e novembre. Di questi 22 eventi, 20 sono arrivati direttamente dal mare o formatisi a poca distanza (meno di 20 km).

La distribuzione dei tornado nelle diverse regioni d’Italia, dal 2014 al 2019, è così suddivisa:

        • Puglia 29
        • Liguria – Veneto 22
        • Campania – Lazio – Sicilia 16,
        • Calabria 15,
        • Toscana 14,
        • Lombardia – Friuli Venezia Giulia 10,
        • Emilia Romagna 9,
        • Piemonte – Sardegna 5,
        • Marche – Basilicata 3,
        • Abruzzo – Molise 1 ,
        • Val d’Aosta – Trentino – Umbria  0

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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