Freddo sull’Italia, l’allarme di Coldiretti: in pericolo i raccolti e le api
Dopo un inverno con caldo record, la primavera si apre con un'ondata di freddo di portata eccezionale. «Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici», osserva la Coldiretti
Dopo un inverno praticamente assente, in questa prima settimana di primavera l’Italia si trova a fare i conti con un’ondata di freddo particolarmente intensa, che rappresenta un pericolo molto serio per chi dipende dall’agricoltura.
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Il caldo fuori stagione che abbiamo vissuto nei mesi invernali «ha stravolto completamente i normali cicli colturali e accelerato il risveglio vegetativo delle produzioni, con fioriture anticipate nei frutteti che ora – mette in guardia la Coldiretti – rischiano di essere compromesse dal brusco abbassamento delle temperature».
Il freddo anomalo di questi giorni rappresenta un pericolo anche per «le primizie dell’orto arrivate in anticipo – osserva Coldiretti -, dai carciofi agli asparagi, alle fragole, dalle fave alle zucchine». E l’ondata di gelo non minaccia solo i vegetali: «è allarme anche per 50 miliardi di api presenti sul territorio nazionale che sono state ingannate dal caldo e sono uscite dagli alveari presenti per ricominciare il loro prezioso lavoro di bottinatura ed impollinazione».
Ora il rischio è che il ritorno del freddo possa far gelare i fiori e anche far morire parte delle api, dopo una delle peggiori annate per la produzione di miele in Italia.
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Dal caldo anomalo a un freddo eccezionale: dietro ci sono i cambiamenti climatici
Eventi atmosferici eccezionali sono ormai la norma, osserva la Coldiretti: «siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia». Sempre più frequenti, infatti, «manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi». Il prezzo è altissimo: in dieci anni si stimano danni per oltre 14 miliardi di euro, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.
Quando il ghiaccio protegge dal freddo: le immagini impressionanti dell’irrigazione anti-brina
In previsione delle gelate che stanotte hanno colpito le campagne italiane, molti agricoltori hanno applicato l’irrigazione anti-brina: attivando gli impianti di irrigazione hanno favorito la formazione di uno spesso strato di ghiaccio sui fiori e sui germogli degli alberi da frutta, in modo da impedire che l’aria gelida li danneggiasse in modo ancora più grave.
Alle prime ore del mattino, lo spettacolo era davvero insolito. Ecco le immagini condivise dall’Azienda ortofrutticola Tavano Clemente e Fongione Fabiola, in provincia di Udine:
https://www.facebook.com/tavanofongione/posts/2589128151372459?__xts__%5B0%5D=68.ARDcZuZuNFaK-4Xm6AtJY_UvsjIywLR2rWeT59qYYrrFUOSlX8t-V9F1hFGOuedXdmPDan4veV9FXtv9lZEIutE7ldDTnxeCpFeWpX0gyKseGlJTv1EQAmIFEid9tNVD7Ue_Xyyk2p3GXVhf67CdckskymuGtTgCvniSXrvFR1W2STfGO7z1z5LjHZjWW5d1zhT6ykLTM71jr5FYucj9-748TilR6m6spcPXZHQkjZLXmg-_vf39DLCuMrvPtwhgQj1Jjg96vznp8MgYWFnVjGP9LhMNp_4yDqPufwYFFUJB7YbXkobFv07puITgGJBGLlQEsBd1IjP5cHnlaYxItTjTn2UW&__tn__=-R