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Pericolo valanghe, è codice rosso sulle Alpi. Gli esperti: «massima prudenza»

Nella giornata di mercoledì 8 dicembre la neve si è spinta fino a molte zone di pianura e ha regalato un manto bianco spesso agli appassionati in montagna, dove in alcuni settori sono previste nuove nevicate anche nelle prossime ore.

 

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Attenzione, però, al pericolo di valanghe, alimentato dalla presenza di tanta neve fresca e dal vento forte che oggi spazzerà le nostre montagne.
L’AINEVA, Associazione Interregionale di coordinamento e documentazione per i problemi inerenti alla neve e alle valanghe, ha emesso un codice rosso su diversi settori delle Alpi, specie quelle centro-orientali.

È codice rosso per un pericolo valanghe forte su: Gruppi di Ortles, Saldura-Mastaun e Tessa, Cresta di Senales, Val d’Ultimo, Maddalene, Valle di Non, Brenta nord- Peller, Brenta sud, Sole, Pejo e Rabbi, Adamello – Presanella, Adamello sud, Valle di Ledro, Alpi dello Stubai meridionali, Monti di Fundres, Alpi della Zillertal meridionali e Alti Tauri, Catena delle Vedrette di Ries occidentali, Alpi del Defreggen occidentali, Alpi Sarentine, Dolomiti di Gardena e di Braies, Valle di Fassa, Latemar, Lagorai, Primiero – Pale di San Martino, Pinè – Valle dei Mocheni, Marzola – Valsugana, Folgaria – Lavarone e Vallarsa. Codice rosso anche sulle Alpi Giulie all’estremo Nord-Est e, al Nord-Ovest, in Valle d’Aosta (Valgrisenche, Valle di La Thuile, Val Veny, Val Ferret, Gran San Bernardo Ollomont).

Pericolo valanghe di giovedì 9 dicembre. Crediti: Aineva

I punti pericolosi sono difficilmente individuabili anche da parte dell’escursionista esperto, avverte l’AINEVA, e sono presenti in modo pronunciato anche nelle immediate vicinanze delle piste. In molti punti le valanghe possono distaccarsi già in seguito al passaggio di un singolo appassionato di sport invernali, e soprattutto sui pendii carichi di neve ventata nelle regioni con molto vento sono possibili valanghe spontanee e distacchi a distanza. Sono previste anche valanghe per lo scivolamento della neve, soprattutto sui pendii erbosi ripidi al di sotto dei 2.200 metri circa.
«Sono necessarie una grande attenzione e la massima prudenza», sottolineano gli esperti, che nella maggior parte del resto dell’Arco Alpino hanno diramato un codice arancione per pericolo marcato.

Il bollettino completo è disponibile a questo link.

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Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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