Milano Circolare 2025: svelate le nuove frontiere di moda e design green
La città lombarda come polo di riferimento per la transizione sostenibile nei settori del fashion e del design. Un risultato che testimonia il crescente interesse verso modelli di business circolari
Milano, capitale indiscussa della moda e del design, si conferma anche avanguardia dell’economia circolare. Il 3 novembre 2025, presso lo spazio polifunzionale di BASE Milano, ha preso vita la terza edizione di Milano Circolare, un evento con numeri significativi: oltre 550 registrati, 31 organizzazioni coinvolte e centinaia di partecipanti tra imprese, startup, associazioni del terzo settore, istituzioni, università e cittadini per tracciare le rotte di un futuro più verde e innovativo. Organizzato dal Comune di Milano (Assessorato allo Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro) in collaborazione con MUSA Spoke 5, l’hub dedicato alla sostenibilità nei settori moda, lusso e design, finanziato dal PNRR, l’appuntamento ha posto la ricerca scientifica al centro di una rivoluzione che unisce estetica, etica e tecnologia, rivelando frontiere inedite per un’industria in piena transizione.

Milano come laboratorio vivo di circolarità urbana
L’edizione 2025 che segue il successo di quella del febbraio 2024 dove fu presentato il “Piano d’Azione per l’Economia Circolare nei settori moda, tessile, arredo e beni di consumo”, ha confermato la città come laboratorio vivo di circolarità urbana. Dalle 9:30 alle 19:00, panel, workshop e spazi espositivi hanno esplorato temi cruciali: nuovi materiali circolari, processi produttivi rigenerativi, progetti pilota multi-stakeholder e strategie per un retail sostenibile. Immersive technologies come la realtà virtuale e l’intelligenza artificiale hanno fatto da protagoniste, con demo che hanno permesso ai visitatori di “toccare con mano” il potenziale di queste innovazioni.

Modelli di business rigenerativi per ridurre l’impatto ambientale
Milano Circolare 2025 ha messo in evidenza la ricerca come motore di innovazione, presentando i risultati concreti della collaborazione tra università e imprese. Tra i protagonisti della giornata, i 6 progetti pilota MUSA Spoke 5, sviluppati in collaborazione con 14 aziende e organizzazioni, che hanno offerto dimostrazioni pratiche di tecnologie innovative e soluzioni circolari applicabili al mercato.

Tra i momenti clou le videointerviste dal MOOC “Moda&Design a Milano: Circolarità e Competenze” dell’Università Bocconi e l’esperienza VR del progetto TRAC3S dell’Università Statale, una tecnologia anticontraffazione che integra tracciabilità blockchain e immersione digitale. Al cuore dell’evento, le “nuove frontiere” si sono materializzate attraverso partnership concrete e showcase di aziende visionarie. Nomi come Stella McCartney, Save The Duck e FederlegnoArredo hanno condiviso casi studio su pelli bio-based (come Ohoskin) e packaging rigenerativi (Lumson) mentre startup come Aliquo Technologies e PRISM hanno presentato soluzioni per il riciclo tessile e l’upcycling intelligente. Il Politecnico di Milano ha svelato Su.Re., una piattaforma digitale che supporta la transizione sostenibile del retail, mappando filiere e ottimizzando risorse. Non da ultimo, l’APP MUSA NEXT dell’Università Statale ha incantato con i suoi giochi interattivi e mappe IA, democratizzando l’accesso alla conoscenza circolare per le nuove generazioni.

“Con i progetti pilota di MUSA Spoke 5 vogliamo dimostrare che l’innovazione nasce dal dialogo e dalla collaborazione di diversi attori. Quando università, imprese, organizzazioni noprofit, istituzioni e comunità locali uniscono le forze, si genera un valore che va oltre il profitto: un valore che rafforza il tessuto economico e sociale del territorio. La nostra ricerca di impatto testimonia come questa sinergia possa accelerare la crescita delle piccole e medie imprese, favorendo uno sviluppo sostenibile e circolare dei settori moda e design” ha affermato Francesca Romana Rinaldi, direttrice del Monitor for Circular Fashion.

“MUSA Spoke 5 è stata un’esperienza di collaborazione tra il Comune di Milano, le Università con i loro ricercatori, tra cui tantissimi giovani, le imprese e le scuole, che ci ha mostrato che è possibile sviluppare soluzioni reali e praticabili per la sostenibilità dei settori moda, design e cosmesi. Diffondere questo tipo di approcci collaborativi e puntare sulla formazione dei giovani come di tutti i cittadini è fondamentale per rendere Milano la capitale della moda e del design sostenibili” ha dichiarato Margherita Pero, Coordinatrice di Musa Spoke 5 e Professoressa Ordinaria al Politecnico di Milano.

“La piattaforma sviluppata nell’ambito di MUSA Spoke 5 e accessibile tramite r4milanoecosystem.it, nasce per connettere i protagonisti della moda e del design in un ecosistema di collaborazione e innovazione. È un luogo dove idee, competenze e visioni diverse possono incontrarsi per generare nuove sinergie e dare forma a un futuro realmente circolare. In questa stessa direzione, Bocconi ha sviluppato per MUSA Spoke 5 un MOOC pensato per gli studenti delle scuole secondarie per avvicinarli ai temi della circolarità in modo accessibile ma guidato da esperti del settore. Solo offrendo ai più giovani strumenti concreti e prospettive autentiche possiamo costruire insieme il prossimo capitolo della moda e del design sostenibili” ha spiegato Carlo Salvato, Professore Ordinario di Strategia e Imprenditorialità Università Bocconi.

Sostenibilità e stile non sono antagonisti ma alleati
Milano Circolare 2025 non è stato solo un talk show: ha generato valore tangibile. In un mondo dove l’industria della moda genera il 10% delle emissioni globali di CO2, iniziative come questa non sono opzionali: sono imperative. Milano Circolare illumina la via, provando che sostenibilità e stile non sono antagonisti ma alleati per un business competitivo e un Pianeta rigenerato.

La sfida ora è scalare queste idee oltre i confini della città, ispirando un’onda verde che dal Quadrilatero della Moda si propaghi al mondo intero. L’edizione 2025 di Milano Circolare segna l’avvio di iniziative destinate a durare nel tempo: progetti che restano attivi sul territorio, formazione gratuita e accessibile, una mappatura digitale delle realtà circolari milanesi e una rete stabile di partenariato tra università, aziende e amministrazione pubblica.