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Spreco alimentare, il cibo che buttiamo genera il 10% delle emissioni di gas serra

Il 5 febbraio è la giornata contro lo spreco alimentare, un argomento importante non per le ricadute sociali ed economiche, ma anche a livello climatico-ambientale. Impegnare tante risorse per produrre cibo, che poi finisce nella spazzatura è un paradosso della nostra società che va scardinato.

Spreco alimentare: il 17% del cibo che produciamo finisce nella spazzatura

Il cibo che buttiamo genera tra l’8 e il 10% delle emissioni globali di gas serra. Uno spreco che sta quindi costando troppo all’ambiente e che va limitato il più possibile.

Bisogna ridurre lo spreco non solo nelle nostre case, ma in tutta la catena alimentare. Il 17% del cibo che produciamo viene buttato. Secondo l’ultimo rapporto del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP), nel 2019 sono state buttate via 931 milioni di tonnellate di cibo: la maggior parte (61%) deriva da scarti provenienti da ambienti domestici, il 26% da servizi di ristorazione e il 13% dalle attività commerciali.

Secondo l’analisi dell’Unep, negli stati a medio-basso, medio-alto e alto reddito, lo spreco alimentare pro capite è piuttosto simile. In particolare si sprecano 91 kg di cibo pro capite ogni anno nei Paesi a reddito medio-basso, mentre scende a 76 e 79 kg rispettivamente nei Paesi a reddito medio-alto e alto. Ma mancano molti dati per avere un quadro della situazione completo. In Italia si stima uno spreco di 67 kg pro capite in ambito domestico.

Secondo la FAO circa 690 milioni di persone hanno sofferto la fame nel 2019 e, anche a causa della pandemia, nel 2020 sono aumentate drasticamente: la FAO stima che abbiano sofferto di fame tra i 720 e i 811 milioni di persone nel 2020, con un 10% di persone denutrite.

Numero di persone che soffrono la fame: la situazione e le poiezioni della FAO

Lo spreco di cibo inasprisce l’insicurezza alimentare, favorisce la perdita di biodiversità, concorre all’aumento dell’inquinamento e contribuisce alla crisi climatica. Per tutti questi motivi è necessario agire anche anche sotto questo aspetto. Per questo motivo la riduzione degli scarti alimentari rientra negli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG 12.3) individuati dall’IPCC. Alcuni Stati stanno già facendo buoni progressi in questo ambito, ma molti stanno appena iniziando. L’obiettivo è dimezzare lo spreco alimentare entro il 2030. Ce la faremo?

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Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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