Iniziative

Idea eco-sostenibile geniale: mascherine anti-covid19 create con la plastica riciclata

Bottiglie d'acqua di plastica che una volta inquinavano gli oceani si trasformano in maschere facciali per proteggere le persone dal coronavirus

Ai tempi del coronavirus è nata una bellissima e utile iniziativa che vede la collaborazione tra  PADI e Rash’R per la creazione di mascherine sostenibili. Per gli amanti del mare PADI è una delle principali organizzazioni di addestramento subacqueo del mondo che vanta oltre 6.500 Dive Center, Resorts PADI e oltre 135000 singoli professionisti che hanno rilasciato oltre 25 milioni di certificazioni in tutto il mondo. Rash’R invece è un’azienda con sede in Irlanda che vende abbigliamento eco-sostenibile. Un gruppo di subacquei professionali quindi sta trasformando le bottiglie di plastica che un tempo inquinavano gli oceani in mascherine riutilizzabili e personalizzate con temi che richiamano il mare. Le mascherine che “aiutano il mare” hanno avuto da subito un enorme successo: si contano già 15000 pre-ordini. Questi dispositivi di protezione individuale che ormai sono diventati compagni necessari delle nostre vite, inizieranno a essere prodotti e distribuiti al costo di 20.40 dollari e avranno 5 filtri intercambiabili che ne consentiranno il riutilizzo. Sono disponibili in 5 diversi modelli basati su animali marini come squali balena, mante e grandi squali bianchi; ci sono anche pezzi creati per essere indossati da bambini di età compresa tra 4 e 10 anni.

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Lisa Nicklin, vice presidentessa del settore marketing di PADI, ha dichiarato alla CNN che l’associazione porta avanti il progetto a titolo volontario e che il prezzo riflette il costo necessario per realizzare ogni maschera. “Non stiamo approfittando di questo prodotto. Siamo una vera organizzazione cuore-anima. Ci preoccupiamo per l’oceano e la nostra comunità di sub, quindi volevamo essere in grado di mettere le mani sui nostri cuori e dire che non stiamo approfittando di questo momento difficile. Abbiamo sottovalutato la loro popolarità; penso che i consumatori abbiano semplicemente pensato che fosse una grande cosa da fare per l’oceano acquistando allo stesso tempo qualcosa di cui avevano bisogno”. Lodevole quindi l’iniziativa di questo gruppo che ha deciso di pulire il mare e allo stesso tempo salvaguardare la salute delle persone realizzando mascherine riutilizzabili protettive contro il Covid-19. Sulla base del numero di ordini correnti, le maschere hanno già contribuito a rimuovere e smaltire circa 574 kg di rifiuti oceanici.

Stefania Andriola

Lavoro in redazione da febbraio 2010. Mi piace definirmi “giornalista, scrittrice e viaggiatrice”. Adoro viaggiare, conoscere culture diverse; amo correre, andare in bicicletta, fare lunghe passeggiate ma anche leggere un buon libro. Al mattino mi sveglio sempre con un’idea: cercare di aggiungere ogni giorno un paragrafo nuovo e interessante al libro della mia vita e i viaggi riempiono le pagine che maggiormente amo. La meteorologia per me non è solo una scienza ma è una passione e un modo per ricordarmi quanto siamo impotenti di fronte alle forze della natura. Non possiamo chiudere gli occhi e dobbiamo pensare a dare il nostro contributo per salvaguardare il Pianeta. Bastano piccoli gesti.

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