InquinamentoNotizie dalle aziendeTecnologia e innovazione

Emissioni, Bosch punta alla neutralità entro fine 2020: il piano

Dal colosso tedesco l'impegno a raggiungere la neutralità delle emissioni di CO2 in tutte le sue sedi del mondo

Dopo aver raggiunto la neutralità climatica in tutte le sue sedi tedesche nello scorso anno, Bosch ha annunciato l’intenzione di azzerare le emissioni in tutte le 400 sedi che ha nel mondo. Il colosso tedesco ha assicurato che intende mantenere gli impegni presi «nonostante la difficile situazione attuale», e ha fatto sapere di essere già «al 70% di questo obiettivo in tutto il mondo».

Per realizzare la neutralità, Bosch sta investendo nell’efficienza energetica, aumentando la percentuale nell’approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili, utilizzando più energia verde e applicando una strategia per compensare le emissioni di carbonio inevitabili. Nel corso della conferenza stampa annuale di bilancio, il CEO di Bosch, Volkmar Denner, ha aggiunto che «La quota di compensazione del carbonio sarà significativamente più bassa di quanto pianificato nel 2020, pari a solo il 25% invece di quasi il 50%. In altre parole, stiamo facendo progressi più rapidamente del previsto nel migliorare la qualità delle misure intraprese».

https://www.facebook.com/BoschItalia/photos/ms.c.eJw9ysENwDAIA8CNIjDGwP6LVU3Sfk8XBiWAsaKPuOJAeNFa6B~_4R84H5B6eF0S9pdsezbMQ7A~-~-.bps.a.3026522170741976/3026522317408628/

«L’azione per il clima rimane cruciale per la sopravvivenza dell’umanità. Ha costi elevati, ma non fare nulla costerà anche di più – ha sottolineato Denner – La politica non deve ostacolare le aziende che utilizzano la loro ingegnosità e tecnologia a vantaggio dell’ambiente, senza danneggiare la prosperità».

Leggi anche:

Emissioni da combustibili fossili, nel 2020 una riduzione record

Coronavirus: dopo il crollo delle emissioni di CO2 si rischia l’effetto boomerang

Per ridurre le emissioni, idrogeno e carburanti sintetici

Per la riduzione delle emissioni, il CEO di Bosch invita a un passaggio coraggioso all’idrogeno e alla produzione di carburanti sintetici rinnovabili, da effettuare dopo l’emergenza Coronavirus. A suo parere, questo è l’unico metodo con cui l’Europa potrà raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, come si è prefissata. «Le odierne applicazioni con idrogeno devono poter passare ai test sul campo ed entrare nell’economia reale», ha aggiunto Denner. E ha fatto appello al mondo della politica affinché siano supportate le tecnologie necessarie: «Questo ci consentirà di raggiungere obiettivi ancora più ambiziosi per il clima».

Leggi anche:

L’Europa spera nel “Green Deal” di Ursula Von der Leyen

Clima, Europa e Coronavirus: che impatto avrà il Covid-19 sul Green Deal?

Il CEO di Bosch ha sottolineato che l’azione per il clima sta accelerando un cambio strutturale e l’idrogeno sta assumendo un’importanza sempre maggiore, «sia nel settore dell’automotive sia nella tecnologia delle costruzioni». Per il 2022 l’azienda punta a lanciare sul mercato delle fuel cell da utilizzare nei veicoli, posizionandosi in un altro mercato che va incontro a una forte crescita. Si prevede che nel 2030 un automezzo pesante di nuova immatricolazione su otto potrebbe essere alimentato a celle a combustibile: entro quell’anno, il mercato delle fuel cell power station potrebbe valere più di 20 miliardi di euro.

Valeria Capettini

Laurea triennale in Lettere e magistrale in Comunicazione, dal 2021 sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Lombardia. Nel 2016 sono entrata a far parte della squadra di Meteo Expert: un'esperienza che mi ha insegnato tanto e mi ha permesso di avvicinarmi al mondo della climatologia lavorando fianco a fianco con alcuni dei maggiori esperti italiani in questo settore. La crisi climatica avanza, con conseguenze estremamente gravi sull’economia, sui diritti e sulla vita stessa delle persone. Un'informazione corretta, approfondita e affidabile è più che mai necessaria.

Articoli correlati

Back to top button