EnergiaInquinamentoPrevenzione

Tra poco dovremo accendere il riscaldamento: 10 consigli per ridurre sprechi e spese

Nei prossimi giorni le temperature caleranno in modo brusco: qualche consiglio per accendere il riscaldamento inquinando di meno

Una massa d’aria fredda sta per raggiungere l’Italia e i prossimi giorni saranno segnati da un calo delle temperature davvero sensibile che porterà molti ad accendere il riscaldamento.

In vista dell’accensione del riscaldamento ENEA, agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, propone dieci importanti consigli da seguire per scaldarsi riducendo sprechi e inquinamento, ma anche brutte sorprese in bolletta.

Il decalogo:

  • Effettuare la manutenzione degli impianti:
    un impianto mantenuto in modo corretto e con i filtri puliti consuma e inquina di meno.
  • Controllare la temperature degli ambienti:
    per legge, la temperatura in casa non può superare i 22 gradi, ma 19 gradi sono più che sufficienti per garantire il comfort necessario. Ogni grado in più comporta consumi maggiori e più inquinamento.
  • Fare attenzione alle ore di accensione:
    è inutile tenere acceso l’impianto termico sia di notte che di giorno, perché nelle ore notturne siamo sotto le coperte e di giorno spesso non si è in casa. La legge, inoltre, prevede un tempo massimo in cui accendere l’impianto di riscaldamento, che varia in base alla zona climatica.
    In gran parte del Centro-Nord, per esempio (zona climatica E), tra il 15 ottobre e il 15 aprile l’accensione del riscaldamento può durare al massimo 14 ore al giorno, Nelle zone climatiche B, che corrispondono alle zone costiere del sud Italia, il periodo del riscaldamento va dal 1 dicembre al 31 marzo e l’impianto può restare acceso per massimo 8 ore al giorno.
  • Schermare le finestre durante la notte:
    è fondamentale per ridurre la dispersione di calore. Basta utilizzare persiane, tapparelle o tende pesanti.
  • Evitare di mettere ostacoli sopra o davanti i termosifoni:
    collocare oggetti come mobili o schermi davanti ai termosifoni genera sprechi, perché ostacola la diffusione di calore.
  • Rivolgersi a un tecnico per fare un check-up della propria casa:
    valutare il grado di efficienza dell’immobile è l’unico metodo efficace per misurare consumi e costi. Se necessario, inoltre, sarà possibile determinare interventi efficaci e convenienti per risparmiare energia.
accendere riscaldamento
Unsplash/GRÆS Magazine
  • Rinnovare:
    è opportuno puntare su impianti di riscaldamento innovativi, valutando se non sia il caso di sostituire la vecchia caldaia. I generatori di calore di nuova generazione offrono soluzioni che assicurano rendimenti molto più elevati rispetto agli impianti più datati. È possibile valutare un’ampia gamma di opzioni, come caldaie alimentate a biomassa o sistemi ibridi composti dalla caldaia a condensazione e dalla pompa di calore: sono interventi molto convenienti, anche grazie alla possibilità di fruire degli sgravi fiscali previsti dall’ecobonus.
  • Applicare valvole termostatiche:
    regolano il flusso dell’acqua calda nei termosifoni, consentendo di non superare la temperatura impostata in media per l’intero appartamento nelle stanze in cui sono applicate. Fanno la differenza soprattutto nelle stanze esposte verso sud, che spesso sono già riscaldate già dal sole.
  • Puntare su soluzioni innovative per regolare la temperatura:
    una centralina di regolazione automatica della temperatura dell’ambiente è indispensabile per ottimizzare i consumi, perché fornisce la quantità di energia necessaria a mantenere la temperatura impostata evitando picchi inutili o sbalzi di potenza.
    La centralina permette anche di programmare quando accendere il riscaldamento in base al giorno, all’ora e alla settimana, garantendo un ulteriore risparmio di energia e permettendoci di riscaldare la casa solo quando è abitata.
    Alleata del risparmio è anche la domotica: cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici consentono di regolare, anche a distanza tramite il cellulare, la temperatura delle singole stanze e il tempo di accensione degli impianti di riscaldamento, in modo da regolarli, mantenerli in funzione o di attivarli preventivamente, quando necessario.
  • Contabilizzare il calore:
    è necessario, a volte anche obbligatorio per legge, nei condomini in cui è presente una utenza centralizzata di teleriscaldamento o una semplice caldaia condominiale. La contabilizzazione del calore permette di risparmiare attraverso la gestione autonoma e indipendente del riscaldamento e consente ai singoli utenti di pagare solo in base all’effettivo consumo.

Valeria Capettini

Laurea triennale in Lettere e magistrale in Comunicazione, dal 2021 sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Lombardia. Nel 2016 sono entrata a far parte della squadra di Meteo Expert: un'esperienza che mi ha insegnato tanto e mi ha permesso di avvicinarmi al mondo della climatologia lavorando fianco a fianco con alcuni dei maggiori esperti italiani in questo settore. La crisi climatica avanza, con conseguenze estremamente gravi sull’economia, sui diritti e sulla vita stessa delle persone. Un'informazione corretta, approfondita e affidabile è più che mai necessaria.

Articoli correlati

Back to top button