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Consumi domestici nascosti in cucina: il frigorifero incide più del forno

Quando si parla di consumi domestici, è facile pensare che a pesare di più siano gli elettrodomestici “grandi e rumorosi”, quelli che si accendono, si riscaldano, si fanno notare: il forno acceso a 200 gradi, la lavastoviglie piena a fine giornata o la lavatrice che gira al massimo dei giri.

Eppure, una delle fonti principali di consumo di energia in casa non fa rumore, non dà nell’occhio e non si spegne mai: il frigorifero. Proprio così, quello che consideriamo un elettrodomestico indispensabile, e che spesso diamo per scontato, è tra i principali responsabili della nostra bolletta elettrica. La differenza principale rispetto ad altri elettrodomestici sta nella continuità di utilizzo: il frigorifero è in funzione 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno. Non va mai in pausa, anche quando siamo in vacanza, anche quando la casa è vuota, lui resta acceso. Questa presenza costante si riflette inevitabilmente sui consumi.

Secondo l’ENEA, l’Agenzia nazionale per l’efficienza energetica, un frigorifero di media efficienza energetica consuma tra i 100 e i 300 kWh all’anno, ma in molti casi, soprattutto con modelli più vecchi, si superano tranquillamente i 400 o 500 kWh annui. Questo significa che il frigorifero, da solo, può rappresentare tra il 15% e il 25% dei consumi elettrici di un’abitazione media. Se in casa ci sono anche uno o più congelatori, o un secondo frigorifero per scorte, questa percentuale sale ancora.

Per fare un confronto: un forno elettrico standard consuma mediamente tra 0,8 e 1,5 kWh all’ora. Ma quante ore all’anno lo usiamo? Una, due, tre volte a settimana? Anche usandolo molto, si arriva difficilmente a superare i 100 kWh annui, e nella maggior parte dei casi si resta ben al di sotto.

Di fatto, quindi, il frigorifero consuma molto più del forno, anche se non lo percepiamo, perché lo fa lentamente, giorno dopo giorno, in modo silenzioso. Inoltre, bisogna considerare che molti comportamenti quotidiani possono aumentare in modo significativo il consumo del frigorifero senza che ce ne accorgiamo come ad esempio:

● Aprire e chiudere lo sportello troppo spesso o lasciarlo aperto più del necessario fa entrare aria calda, e il compressore dovrà lavorare di più per riportare la temperatura ai livelli corretti.

● Inserire cibi ancora caldi nel frigorifero fa salire la temperatura interna e fa partire
un ciclo di raffreddamento più lungo.

● Impostare una temperatura troppo bassa non migliora la conservazione dei cibi,
ma aumenta i consumi (il frigo dovrebbe stare intorno ai 4°C, il freezer a -18°C).

● Non sbrinare il congelatore quando si forma troppo ghiaccio comporta un forte
aumento dell’assorbimento energetico.

● Posizionare il frigo troppo vicino al muro, o accanto a fonti di calore come forno, termosifoni o luce diretta del sole, lo costringe a lavorare più duramente per mantenere la temperatura interna.

Anche le guarnizioni hanno un ruolo cruciale, se sono vecchie, rotte o non aderiscono bene, l’aria fredda esce e quella calda entra, obbligando il motore a funzionare più spesso. Controllarle periodicamente (basta chiudere uno scontrino tra sportello e guarnizione: se scivola via facilmente, la tenuta non è più buona) può fare la differenza. Molti italiani vivono ancora con frigoriferi acquistati oltre 10-15 anni fa, e in quel caso, anche
con una gestione attenta, i consumi sono comunque elevati. I modelli moderni, soprattutto quelli in classe A, B o C (con la nuova etichetta energetica introdotta nel 2021), sono molto più efficienti, consumano anche la metà e garantiscono le stesse prestazioni. Dunque l’investimento iniziale si ripaga nel tempo, grazie al risparmio in bolletta.

Anche i congelatori contribuiscono ai consumi nascosti, i modelli a pozzetto, se collocati in garage o ambienti caldi, aumentano notevolmente il dispendio energetico. Tenerli puliti, pieni ma non troppo, e sbrinati con regolarità è fondamentale. Oltre al frigorifero, esistono in cucina altri piccoli elettrodomestici che consumano anche da spenti: microonde con orologio acceso, macchine del caffè lasciate in standby, prese
multiple con lucine attive, forni elettrici con timer o display accesi. Tutti questi dispositivi assorbono corrente anche quando non li usiamo, in quantità piccole ma continue.

Questi sono i cosiddetti consumi domestici fantasma, che in un anno possono rappresentare fino al
10% della bolletta elettrica, secondo stime di diversi istituti europei per l’energia domestica.

In conclusione, la cucina è un ambiente dove spesso si nascondono consumi domestici silenziosi ma costanti, legati non solo a quanto cuciniamo, ma soprattutto a come gestiamo gli elettrodomestici che funzionano sempre. Il frigorifero è essenziale, ma con piccoli accorgimenti e un uso consapevole, può diventare molto più efficiente. Se si ha la possibilità di sostituirlo con un modello più moderno, meglio farlo. Non solo per
risparmiare, ma anche per contribuire ad un uso più responsabile dell’energia.

 

Redatto da Martina Hamdy

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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