Secondo il climatologo James Hansen: “L’obiettivo dei 2°C è ormai irraggiungibile”
Il climatologo James Hansen avverte che il riscaldamento globale potrebbe superare i 2°C entro il 2045, sfidando le previsioni ottimistiche dell'IPCC

Il rinomato climatologo James Hansen ha dichiarato che l’obiettivo internazionale di limitare il riscaldamento globale a 2°C è ormai fuori portata. Hansen attribuisce questa situazione alla riduzione dell’inquinamento da aerosol e a una maggiore sensibilità climatica alle emissioni di combustibili fossili, che hanno portato a un’accelerazione del riscaldamento globale.
Gli aerosol, particelle sospese nell’aria provenienti dall’inquinamento industriale, hanno avuto finora un effetto di raffreddamento sul pianeta, riflettendo parte della luce solare. Hansen sottolinea che la loro riduzione contribuisce all’accelerazione del riscaldamento globale. Il climatologo evidenzia una maggiore sensibilità del sistema climatico alle emissioni di gas serra come CO₂ e metano rispetto alle previsioni iniziali. Questa sensibilità porta a un riscaldamento del pianeta più rapido e intenso. Naturalmente anche il continuo utilizzo di combustibili fossili senza misure efficaci di riduzione delle emissioni è un ostacolo significativo. Hansen avverte che senza un drastico cambiamento nelle nostre fonti energetiche, contenere l’aumento della temperatura diventa impraticabile.
Secondo le analisi di Hansen, le temperature globali potrebbero raggiungere i 2°C entro il 2045, a meno che non vengano attuati interventi significativi. Tra le soluzioni proposte, la geoingegneria solare emerge come una possibile risposta. Tuttavia, queste conclusioni vanno in contrasto con quelle dell’IPCC, che stimava una probabilità del 50% di mantenere il riscaldamento sotto i 2°C. Hansen sottolinea l’urgenza di implementare una tassa sul carbonio, promuovere lo sviluppo dell’energia nucleare e intensificare la ricerca sulla geoingegneria. Queste misure sono considerate essenziali per affrontare efficacemente il cambiamento climatico.
“Abbiamo bisogno di una mobilitazione su larga scala per ridurre le emissioni e mitigare gli effetti del riscaldamento”, ha affermato Hansen.