Clima, il 2019 tra gli anni più caldi di sempre: ecco com’è andata in Italia
Il 2019 entra nella storia per il suo clima: cli lasciamo alle spalle un altro anno connotato soprattutto da temperature quasi costantemente sopra la norma (a parte la forte anomalia negativa di maggio e quella un po’ meno marcata di gennaio) in piena sintonia con la tendenza degli ultimi decenni, con ben 9 mesi oltre 1°C sopra la media fra cui l’eccezionale giugno, ricco di nuovi record, a 2.5°C oltre la media.
Con uno scarto di 0.96°C sopra i valori medi di riferimento del trentennio 1981-2010, il 2019 si posiziona al 4° posto fra gli anni più caldi della serie storica il cui punto d’inizio, grazie alle elaborazioni del ISAC-CNR, corrisponde al 1800. In cima a questa classifica, poco più sopra al 2019, restano il 2018, il 2015 e il 2014, per il momento i tre anni più caldi.
L’ingresso del 2019 nella “top-ten” degli anni “bollenti” in Italia ha determinato la concomitante fuoriuscita del 1994; pertanto, da ora i 10 anni più caldi fanno tutti parte del nuovo millennio.
Le abbondanti precipitazioni al Nord (+34% al Nord-Ovest e 25% al Nord-Est), al Sud (+18%) e in Sardegna (+21%) hanno contribuito a fare del 2019 un anno più piovoso della media con uno scarto complessivo di +16% che corrisponde a un surplus di 34 miliardi di metri cubi d’acqua in più, distribuiti nelle tre zone citate e pari a poco meno del volume del Lago Maggiore. Sa segnalare il notevole accumulo annuale osservato a Genova, pari a 1893 mm, in gran parte ottenuto negli ultimi tre mesi dell’anno, che corrisponde a circa il doppio delle precipitazioni normali e che rappresenta il 3° valore più elevato degli ultimi 60 anni dopo il 2014 e il 1960.