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Calotta artica ad un passo dalla massima estensione annuale

Durante il mese di febbraio la superficie di ghiaccio è aumentata ad un ritmo di 22.100 chilometri quadrati ogni giorno

Il vortice polare da record, oltre ad aver cancellato l’inverno in tutta Europa, ha influenzato la formazione del ghiaccio della calotta artica, che si appresta a raggiungere la massima estensione annuale. Durante il mese di febbraio l’estensione della calotta artica è stata di 14,68 milioni di chilometri quadrati, 710 mila chilometri quadrati più ampia del record minimo del febbraio 2018. Lo rivelano i dati del NSIDC, il National Snow and Ice data Center.

Durante il mese di febbraio il ghiaccio è aumentato ad un ritmo di 22.100 chilometri quadrati ogni giorno. Si tratta di una crescita leggermente superiore alla norma del periodo 1981-2010 (20.200 km2 al giorno).

Osservando la tendenza degli ultimi 41 anni però, non si può non notare il continuo restringimento della calotta glaciale che perde il 2,91% della sua estensione ogni decennio. Dal febbraio 1979 al febbraio 2020 la calotta artica ha perso in media 44.500 chilometri quadrati ogni anno: complessivamente si tratta di 1,75 milioni di chilometri quadrati di ghiaccio, una superficie grande quanto l’Alaska. Questo infatti spiega come, nonostante il ritmo normale di crescita, l’estensione del febbraio di quest’anno si sia piazzata comunque al 13/mo posto delle più basse.

calotta artica
Indice di Oscillazione Artica.

Restano ancora da capire gli effetti della fase positiva dell’Oscillazione Artica sull’andamento dei prossimi mesi. Secondo degli studi realizzati dall’Università di Washington, quando l’OA resta in fase positiva durante l’inverno, l’estensione della calotta artica si riduce, scendendo sotto la norma, nel settembre successivo. I venti, infatti, allontanerebbero il ghiaccio più vecchio e spesso dal Mar glaciale Artico, favorendo la formazione di ghiaccio più sottile lungo la costa di Europa e Asia, ghiaccio più incline alla fusione estiva. Ma, come sottolinea l’NSIDC, il legame tra queste variabili è ancora oggetto di studio e dovremo attendere per capire le conseguenze di questa configurazione sull’estensione della calotta polare dei prossimi mesi.

Silvia Turci

Ho conseguito una laurea specialistica in Comunicazione per l’Impresa, i media e le organizzazioni complesse all’Università Cattolica di Milano. Il mio percorso accademico si basa però sullo studio approfondito delle lingue straniere, nello specifico del francese, inglese e russo, culminato con una laurea triennale in Esperto linguistico d’Impresa. Sono arrivata a Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995) nel 2014 e da allora sono entrata in contatto con la meteorologia e le scienze del clima: una continua scoperta che mi ha fatto appassionare ogni giorno di più al mio lavoro.

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