Energia

Energia, le fonti fossili saranno dominanti per decenni

La domanda di energia in Italia quest'anno dovrebbe crescere del 4,6% : l'80% coperta da fossili con in testa petrolio, carbone, gas. I dati dall'assemblea annuale di Unem

Le fonti fossili saranno ancora dominanti per decenni nel settore dell’energia. Ad affermarlo il presidente dell’Unione energie per la mobilità (Unem) Claudio Spinaci, durante l’assemblea annuale del 2021 avvenuta ieri, martedì 13 luglio. La domanda di energia ha ripreso a crescere in modo significativo” ed è “in larga parte coperta dalle fonti fossili che sono ancora dominanti, e lo saranno ancora per diversi decenni in assenza di soluzioni realmente alternative nel soddisfare i fabbisogni essenziali soprattutto nelle zone più povere del Pianeta”.

Secondo quanto emerso durante l’assemblea “la domanda di energia quest’anno” dovrebbe crescere “del 4,6%”: l’80% coperta da fossili con in testa petrolio, carbone, gas e con le rinnovabili che ancora non ce la fanno a tenere il passo.

Il petrolio è ancora la prima fonte di energia con una quota di oltre il 30%, seguita dal carbone con il 26% e dal gas, unica fonte che tornerà già quest’anno oltre i livelli pre-Covid, con il 23%”.

Concentrandosi sul ruolo delle rinnovabili, “oggi intorno al 16% – afferma Spinaci all’ Ansa – ci rendiamo conto che non riescono ancora a coprire il solo incremento di domanda atteso”. La domanda di energia crescerà del 4,6% “recuperando così più di quanto perso lo scorso anno (meno 4%), circa il 70% di questo incremento si avrà nei mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo”.

Energia: in Europa si registra una crescita per le rinnovabili nel 2020

Le rinnovabili stanno comunque crescendo a livello europeo. Nel 2020 nel Vecchio Continente la produzione di elettricità da energie rinnovabili ha superato per la prima volta quella da combustibili fossili.

Secondo quanto riporta Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea, lo scorso anno l’elettricità da fonti rinnovabili ha superato la soglia di 1 milione di Gigawatt/ora, quasi 30mila GWh in più rispetto alla produzione da combustibili fossili. L’energia da carbone deve essere urgentemente fermata per mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 °C ed evitare i peggiori effetti del cambiamento climatico.

Redazione

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