Europa

Chi si occuperà di clima ed energia nella nuova Commissione europea

Presentata la squadra, che dovrà ottenere la fiducia del Parlamento europeo

Martedì 17 settembre la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha presentato la nuova composizione della Commissione come un team rinnovato e adattato per affrontare le sfide del futuro, con un focus su prosperità, sicurezza e democrazia. Tra gli obiettivi principali, ha sottolineato von der Leyen in conferenza stampa, «costruire un’economia competitiva, decarbonizzata e circolare, con una transizione equa per tutti».
Il Parlamento europeo, tuttavia, deve ancora valutare e approvare i futuri commissari.

Il collegio presentato ieri è frutto di intense e spesso tese negoziazioni tra gli Stati membri. Tra i punti più critici l’equilibrio di genere: inizialmente i Paesi membri avevano proposto solo il 22% di donne contro il 78% di uomini. «Era inaccettabile», ha commentato von der Leyen: «siamo stati in grado di migliorare l’equilibrio al 40% di donne e al 60% di uomini. E questo dimostra che, per quanto abbiamo ottenuto, c’è ancora molto lavoro da fare».
Ora ci sono solo 11 donne nella Commissione europea, inclusa la presidente stessa, che per capovolgere la narrazione ha cercato un diverso equilibrio nel suo team di vertice, ovvero i vicepresidenti esecutivi, tra cui ci sono quattro donne e due uomini.

I vicepresidenti esecutivi della Commissione europea

1. Teresa Ribera (Spagna): responsabile per la Transizione Pulita, Giusta e Competitiva, si occuperà anche della politica di concorrenza e della decarbonizzazione dell’economia europea.

2. Henna Virkkunen (Finlandia): Vicepresidente per la Sovranità Tecnologica, Sicurezza e Democrazia, guiderà i settori digitali e tecnologici, lavorando per proteggere la democrazia e rafforzare la sicurezza interna ed esterna.

3. Stéphane Séjourné (Francia): Vicepresidente per la Prosperità e la Strategia Industriale, sarà responsabile dell’industria, delle PMI e del mercato unico, promuovendo l’innovazione e la stabilità economica.

4. Kaja Kallas (Estonia): Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza, sarà una figura chiave nella gestione delle relazioni geopolitiche e nella difesa degli interessi europei nel mondo.

5. Roxana Mînzatu (Romania): responsabile per le Persone, le Competenze e la Preparazione, lavorerà su istruzione, occupazione e diritti sociali, contribuendo all’unità della società europea.

6. Raffaele Fitto (Italia): Vicepresidente per la Coesione e le Riforme, avrà il compito di modernizzare le politiche di coesione, investendo nello sviluppo regionale e urbano.

Chi si occuperà di clima nella nuova Commissione europea

Teresa Ribera, politica socialista spagnola, è riuscita ad aggiudicarsi il ruolo di prima vicepresidente esecutiva della nuova Commissione. Una nomina auspicata da molti ma tutt’altro che scontata: si tratta di una figura ecologista che rappresenta l’ala più progressista della sua coalizione, ed era stata fortemente osteggiata dal Partito popolare europeo – famiglia europeista di centrodestra – specialmente per le sue posizioni critiche nei confronti dell’energia nucleare.

Ribera si occupa di clima e ambiente da quasi un trentennio, e nella nuova Commissione europea sarà responsabile di una “transizione pulita, giusta e competitiva“. Ha ricoperto per due volte il ruolo di ministra dell’Ambiente in Spagna e, sotto il governo di Pedro Sánchez, ha guidato il Ministero della Transizione Ecologica, assumendo anche l’incarico di vice primo ministro. Tra i suoi risultati principali, la chiusura delle industrie carbonifere in Spagna, la negoziazione dell’uscita dal nucleare entro il 2035 e la gestione della crisi energetica durante la quale ha ottenuto un’esenzione dalle regole del mercato elettrico dell’UE per l’intera Penisola iberica.

Una missione non facile

Presentando la sua nuova squadra, von der Leyen ha sottolineato che Ribera «guiderà i lavori per garantire che l’Europa resti sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi stabiliti nel Green Deal», il pacchetto di punta della politica climatica dell’Unione europea. Una strada che non si preannuncia semplice per la nuova vicepresidente esecutiva: pur ricoprendo una carica estremamente influente – forse la più importante subito dopo quella della presidente – Ribera dovrà lavorare in un’Europa che tende sempre più verso destra e sembra fare sempre più fatica ad agire in modo concreto e ambizioso per contrastare la crisi climatica.

A destra sono anche diversi dei commissari che circonderanno Ribera. Tra i più vicini, è il caso di Wopke Hoekstra, commissario al clima e al net-zero, e Jessika Roswall, commissaria all’ambiente, entrambi conservatori del Partito popolare europeo. A loro si aggiunge poi il socialdemocratico Dan Jørgensen, commissario per l’energia e l’edilizia abitativa, ex ministro dell’Ambiente svedese e più vicino alle posizioni di Ribera.
A rendere difficile il percorso verso la transizione anche altre nomine, come quella dell’italiano Raffaele Fitto, di Fratelli d’Italia, Vicepresidente esecutivo per la Coesione e le Riforme.

Valeria Capettini

Iscritta all'ordine dei Giornalisti, faccio parte della squadra di Meteo Expert dal 2016: un'esperienza che mi ha insegnato tanto e mi ha permesso di avvicinarmi al mondo della climatologia lavorando fianco a fianco con alcuni dei maggiori esperti italiani in questo settore. La crisi climatica avanza, con conseguenze estremamente gravi sull’economia, sui diritti e sulla vita stessa delle persone. Un'informazione corretta, approfondita e affidabile è più che mai necessaria.

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