Inquinamento

L’inquinamento dell’aria aumenta il rischio di cancro al seno del 28%

L’inquinamento, come sappiamo, è tra i fattori che favoriscono lo sviluppo del cancro.  Un nuovo studio ha confermato questa tragica evidenza: le donne che vivono e lavorano in luoghi con livelli più elevati di polveri sottili nell’aria hanno maggiori probabilità di contrarre il cancro al seno rispetto a coloro che vivono e lavorano in aree meno inquinate.

I risultati del primo studio sugli effetti dell’esposizione sia residenziale che lavorativa all’inquinamento atmosferico sul rischio di cancro al seno sono stati presentati al Congresso della European Society of clinical oncology (Esmo) a Madrid.

“Queste particelle molto piccole – spiega all’ ANSA l’oncologo Charles Swanton, del Francis Crick Institute di Londra – possono penetrare in profondità nei polmoni ed entrare nel flusso sanguigno da dove vengono assorbite nel seno e in altri tessuti. Sarà importante verificare se gli inquinanti consentono alle cellule del tessuto mammario con mutazioni preesistenti di espandersi e muoversi verso la promozione del tumore attraverso processi infiammatori, simili alle nostre osservazioni nei non fumatori con cancro al polmone. È molto preoccupante che piccole particelle inquinanti e microplastiche stiano entrando nell’ambiente quando non comprendiamo ancora il loro potenziale nel promuovere il cancro”. Netta la posizione di Jean Blay, direttore delle Politiche pubbliche dell’Esmo: “Ora esistono forti prove epidemiologiche e biolo giche del legame tra l’esposizione alle particelle PM2.5 e il cancro, e ci sono buone ragioni cliniche ed economiche per ridurre l’inquinamento al fine di prevenire i tumori”.

A seguito di una proposta della Commissione Europea dell’ottobre 2022 per ridurre il limite per le particelle PM2,5 nell’aria dagli attuali 25 µg/m3 a 10 µg/m3 entro il 2030, l’Esmo ha sollecitato un’ulteriore riduzione del limite del PM2,5 a 5 µg/m3, in linea con gli orientamenti sulla qualità dell’aria dell’Organizzazione mondiale della sanità. La riduzione delle particelle PM2,5 nell’aria al livello raccomandato dall’Oms “è fondamentale a causa della loro associazione con una varietà di tipi di tumore, compreso il cancro al seno”, ha aggiunto Blay. Più recentemente, nel settembre 2023, il Parlamento europeo ha adottato in sessione plenaria la relazione sulla revisione delle direttive UE sulla qualità dell’aria, che riflette le raccomandazioni dell’Esmo.

Redazione

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