In Italia il mese di settembre è stato contrassegnato da un clima piuttosto caldo, ma anche piovoso, sebbene le precipitazioni siano state superiori alla norma solo lievemente.
Clima settembre: temperature oltre la media per gran parte del mese, poi un crollo termico negli ultimi giorni
In media, a settembre il clima è stato più caldo di 1,4°C rispetto alla media del trentennio 1981-2010. Questa anomalia è frutto del lungo periodo con caratteristiche estive che ha connotato le prime tre settimane e mezzo; periodo in cui hanno dominato masse d’aria decisamente calda che hanno interessato non solo l’area mediterranea, ma anche buona parte del continente, salvo una breve fase fresca nei primi giorni. Nella parte centrale del mese si è trattato di una vera e propria ondata di calore che ha avuto il suo apice fra il 14 e il 15, con una media nazionale paragonabile alla prima ondata di caldo tra giugno e luglio. In corrispondenza di questa fase è stato ritoccato il record di temperatura massima a Capo Mele, in Liguria, con 35°C favoriti da un intenso vento catabatico settentrionale, mentre altri record sono stati solo sfiorati; contemporaneamente il servizio meteo della Svizzera ha segnalato la notte tropicale (ossia con temperatura minima sopra i 20°C) più tardiva mai registrata, esattamente il giorno 14 a Locarno Monti e a Lugano. Nell’ambito della serie storica degli ultimi 60 anni, lo scarto osservato quest’anno rappresenta il 5° valore fra i più elevati, insieme al dato del 2009 e dopo i valori del 2011, del 1987, del 1982 e del 2018.
Il mese avrebbe chiuso con uno scarto sensibilmente più ampio se negli ultimi giorni non si fosse verificata un’irruzione di aria polare che ha fatto crollare improvvisamente le temperature ben al di sotto della media, dopo settimane con valori costantemente sopra. In questo ultimo scorcio del mese, di stampo pienamente autunnale, si sono addirittura configurati nuovi record di temperatura minima almeno degli ultimi 40 anni come i 13°C a Capo Carbonara in Sardegna, i 5.8°C a Campobasso e i -15.2°C a Plateau Rosa, mentre in altre località ci si è avvicinati come ad esempio a Milano dove i 4°C del giorno 27 rappresentano il 2° valore più basso di settembre. In quell’occasione molti media hanno diffuso la notizia che il settembre 2020 fosse stato quello con il clima più freddo degli ultimi 50 anni: era una bufala.
Le piogge sono state più abbondanti della media al Sud e sulle Isole
Per quanto riguarda le precipitazioni, il mese di settembre non mostra grandi sbilanciamenti rispetto alla media. L’anomalia a livello nazionale è risultata pari a +6%, ma con differenze notevoli nelle differenti aree del Paese: al Nord ha piovuto in generale meno della media (-19% al Nord-Ovest, -13% al Nord-Est), al Centro il valore complessivo non si è discostato molto dalla norma (+3%), mentre al meridione le precipitazioni sono state più abbondanti della media (+25% al Sud, +38% in Sicilia, +151% in Sardegna).
Sul nostro territorio si sono avvicendate 9 perturbazioni, alcune decisamente intense fra le quali anche un raro ciclone mediterraneo (TLC = Tropical Like Cyclone) che ha preso forma sul Mar Ionio fra il 16 e il 18 andando a colpire soprattutto la Grecia e limitandosi a sfiorare le nostre estreme regioni meridionali.
Il giorno più piovoso in Italia e al Centro-Sud è stato il 27, a causa dell’arrivo di un’intensa perturbazione nord-atlantica generata dall’ex uragano Teddy quando ormai si trovava a ridosso della Groenlandia meridionale. Il giorno più piovoso al Nord, invece, è stato il 22, durante il quale si sono verificati dei notevoli nubifragi fra Lombardia e Veneto.
Il clima di settembre in Europa e nel Mondo
A livello globale, nonostante l’innesco della Niña che mantiene sotto la media le temperature su una vasta area del Pacifico equatoriale, è stato il settembre più caldo mai registrato.
Notevoli le anomalie ancora una volta osservate sull’Asia settentrionale e il mare adiacente dove hanno localmente superato i 5°C. Complessivamente, lo scarto rispetto alla media del ventesimo secolo è stato di +0.97°C, appena due centesimi di grado sopra il precedente record del 2015 e 2016. Di fatto gli ultimi sette mesi di settembre, ossia dal 2014, corrispondono anche ai più caldi della serie storica.
Prendendo in considerazione, invece, la media da inizio anno, lo scarto è stato di +1.02°C che rappresenta il 2° valore più elevato, a soli 4 centesimi di grado sotto il record del 2016. Secondo le elaborazioni statistiche della NOAA il 2020 ha il 95% di probabilità di chiudere fra il 1° e il 2° posto, e il 65% di probabilità di diventare il più caldo della serie.
Anche per l’Europa è stato il settembre più caldo con la notevole anomalia di +2.33°C che supera di 0.22°C il precedente record stabilito nel 2018. In queste condizioni, naturalmente, i ghiacci artici continuano a rimanere in sofferenza: la minima estensione annuale, raggiunta il 15 settembre, è stata di 3.92 milioni di km quadrati che rappresenta la seconda estensione più bassa della serie dopo il record del 2012.
