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Greenaetwork, la piattaforma digitale che fa squadra con il Pianeta

È nato un social network tutto green, volto a creare una comunità di privati e aziende unite per lottare a favore della salvaguardia del mondo

È nato un social network tutto green, volto a creare una comunità di privati e aziende unite per lottare a favore della salvaguardia del nostro Pianeta. Si tratta di Greenaetwork, la piattaforma digitale che darà la possibilità a Enti, Aziende e Istituzioni di comunicare le proprie azioni di sostenibilità ambientale e sociale attraverso news, eventi, progetti e risultati in linea con l’Agenda 2030 delle Nazione Unite. Sottoscritta il 25 settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite e approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU, l’Agenda ONU 2030 è costituita da 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile inquadrati all’interno di un programma d’azione costituito da 169 traguardi, ad essi associati, da raggiungere in ambito ambientale, economico, sociale e istituzionale entro il 2030. La piattaforma, nata in California, è stata ideata da Antonio e Giuseppe Tarricone, Leandro D’Introno, 3 ragazzi pugliesi e Serena Manoni, albese; la società LLC è stata fondata nel 2020, con payoff “Team Up With Your Planet”. Lo scopo è mettere in contatto cittadini, imprese e le principali istituzioni di tutto il mondo attraverso una rete che favorisca concretamente il miglioramento della società, entrando a far parte di una community di utenti attivi e consapevoli che vogliono agire in modo concreto.

Greenaetwork Founders

Leandro D’Introno, Co-founder e Resp. Sviluppo Strategico, ha affermato: “l’amore per il nostro Pianeta ci ha spinto a creare una soluzione per diffondere la cultura e l’informazione green, nonché gli sforzi che piccole e grandi organizzazioni compiono ogni giorno a favore dell’ambiente e della società. Infatti, nonostante il progetto abbia un respiro internazionale e uno sviluppo digitale, parte dal forte legame con il territorio e mira a valorizzare quelle realtà che quotidianamente vediamo impegnate nel compiere tali sforzi”.
Secondo Serena Manoni, co-founder e CMO, si prospettano sei settimane ricche di sorprese, ospiti e contenuti. Non a caso, tra le realtà a supporto dell’iniziativa, trapelano nomi come “Made In Carcere”, l’impresa sociale nata in Puglia e lanciata da Luciana Delle Donne, imprenditrice pugliese che dopo aver voltato le spalle alla carriera in banca, ha creato questa cooperativa sociale che offre lavoro nel settore tessile a donne detenute e promotrice del concetto di BIL “Benessere Interno Lordo” e “Green Pea” il nuovo Green Retail Park fondato dall’imprenditore Oscar Farinetti che si trova a Torino, nella zona Lingotto, ed è il primo centro commerciale verde e sostenibile al mondo, dove tutto è stato creato in chiave ecologica e consapevole.

Il 20 aprile 2021 per dare il via a questo progetto, è partita una campagna crowdfunding sulla piattaforma produzionidalbasso.com, la prima piattaforma di crowdfunding italiana che permette di raccogliere online finanziamenti per idee, progetti e storie, senza nessuna intermediazione.

Ho avuto il piacere di intervistare Serena Manoni, co-founder e dirigente aziendale responsabile delle attività di marketing all’interno dell’impresa; di seguito domande e risposte.

L’amore per il nostro Pianeta vi ha portati a ideare un social network volto alla sua salvaguardia: da quanto tempo avevate in mente questa idea e quanto tempo avete speso per la sua ideazione?

Greenaetwork è nato come idea nel 2018, quando Antonio, che si trovava a Los Angeles, propose a suo fratello Giuseppe e al cugino Leandro di creare un’app contro lo spreco alimentare. Tra un’analisi di mercato e l’altra, tuttavia, Antonio e Leandro si resero conto della necessità di uno strumento più completo, in grado di valorizzare le azioni e gli sforzi che Aziende, Enti e Istituzioni compiono ogni giorno per essere più sostenibili. Da qui, è nato Greenaetwork. Al team poi mi sono unita io, collega e amica di Leandro, in quel momento desiderosa di cambiare la mia vita impegnandomi in un progetto di tutela ambientale e sociale. Il progetto è dunque germogliato dal desiderio di 4 ragazzi dislocati nel mondo tra California, Italia e Germania, che da 3 anni collaboravano in remoto con un fuso orario di 9 ore: grazie allo spirito di squadra, alla determinazione, al dialogo nel maggio 2020, Greenaetwork è diventato una startup con sede legale in California”.

Greenaetwork

Il social network prevede una parte riservata ad aziende e una parte riservata a singoli cittadini; la campagna di crowdfunding potrà sostenere nuovi progetti green?

“Il social network si rivolge ad Aziende, Enti, Istituzioni, Individui permettendo così a utenti business e individui di collegarsi su tematiche che, seppur attuali e di estrema importanza, sono ancora difficili da comprendere e conoscere.

La campagna di crowdfunding servirà proprio per:
● ampliare la rete di realtà business e individui che aderiranno alla piattaforma
● costruire nuove partnership per far crescere Greenaetwork
● sostenere i costi iniziali delle operazioni di marketing
● migliorare le features della piattaforma, che è partita in questi giorni in versione Beta test
● lanciare l’app di Greenaetwork

Quindi la risposta è sì, grazie alla campagna di raccolta fondi Greenaetwork potrà ampliare la propria community di utenti, permettendo così di comunicare le proprie azioni di sostenibilità ambientale e sociale attraverso la condivisione di news, eventi, progetti e risultati a tema green. Inoltre, attraverso la campagna, riusciremo a sostenere anche altri progetti partner, riservando loro una parte delle donazioni in cambio di meravigliosi reward messi a disposizione per i donatori. D’altronde Greenaetwork si propone come strumento in grado di dare valore e visibilità agli sforzi che piccole e grandi realtà compiono ogni giorno a favore dell’ambiente e della società”.

A supporto dell’iniziativa, trapelano nomi Luciana Delle Donne, Oscar Farinetti; puoi svelarci qualche altra collaborazione che avete in mente?

Certo! Tra i Partner, oltre ai già citati Made in Carcere e Green Pea, abbiamo: Belt Bag, marchio di accessori della Cooperativa sociale Onlus Occhio del Riciclone, il cui elemento caratterizzante è rappresentato dal recupero delle cinture di sicurezza che sono alle base di tutte le linee di prodotti, Biova Project, il progetto di circular economy che trasforma il pane invenduto in birra premium artigianale, AlterEquo che parte dalla plastica in PET, raccolta sulle spiagge e la lavora manualmente trasformando materia inerte in oggetti con l’anima. Ci sono poi le scarpe eco-sostenibili di WAO, i progetti sociali dell’Istituto Oikos Onlus… ma non vi dico proprio tutto altrimenti eliminiamo l’effetto sorpresa!!!”

L’Agenda ONU 2030 è ricca di traguardi da raggiungere; pensate sia possibile vincere queste sfide?

“Sì direi che 17 goal, suddivisi a loro volta in 169 traguardi, non sono pochi… però se pensiamo che sulla Terra siamo quasi 8 miliardi di persone, il numero si ridimensiona subito. È per questo che, con Greenaetwork, puntiamo a facilitare la collaborazione tra aziende, organizzazioni, individui e istituzioni.
L’obiettivo numero 17 dell’Agenda 2030 cita: “Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile”. Che significa? Per raggiungere gli obiettivi è necessario sviluppare partenariati tra governi, settore privato e società civile. È necessario agevolare collaborazioni basate su una visione comune e obiettivi condivisi, che mettano al centro le persone e il pianeta a livello globale, regionale, nazionale e locale. Per cui ti rispondo che, nonostante il 2030 sia davvero vicino per riuscire a raggiungere tutti quei traguardi, si tratta di una sfida impegnativa ma possibile. Noi abbiamo deciso di contribuire mettendoci in prima linea, ma solo se ognuno di noi si sentirà responsabile delle proprie azioni riusciremo a cambiare la rotta verso un presente e un futuro migliori”.

Stefania Andriola

Lavoro in redazione da febbraio 2010. Mi piace definirmi “giornalista, scrittrice e viaggiatrice”. Adoro viaggiare, conoscere culture diverse; amo correre, andare in bicicletta, fare lunghe passeggiate ma anche leggere un buon libro. Al mattino mi sveglio sempre con un’idea: cercare di aggiungere ogni giorno un paragrafo nuovo e interessante al libro della mia vita e i viaggi riempiono le pagine che maggiormente amo. La meteorologia per me non è solo una scienza ma è una passione e un modo per ricordarmi quanto siamo impotenti di fronte alle forze della natura. Non possiamo chiudere gli occhi e dobbiamo pensare a dare il nostro contributo per salvaguardare il Pianeta. Bastano piccoli gesti.

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