Bolsonaro accelera la deforestazione in nome dello “sfruttamento ragionevole”. Rilevati già molti danni
L’atteggiamento di Bolsonaro può mettere a repentaglio la sopravvivenza dell’Amazzonia, causando danni globali
![Oton Barros/DSR/OBT/INPE](https://www.iconaclima.it/contents/uploads/2019/07/47942987013_4ef0330737_o-780x405.jpg)
Il Brasile sta subendo un attacco al suo polmone verde, attacco alimentato dalle politiche di Bolsonaro che, non inneggiano alla deforestazione ma, raggirano il sistema di tutela dell’Ambiente.
La deforestazione è aumentata ed è già un dato di fatto: sono stati disboscati tra agosto 2017 e luglio 2018, circa 7.900 chilometri quadrati di foresta pluviale brasiliana; secondo i dati dell’INPE (Instituto Nacional de Pesquisas Espaciais), nei primi 15 giorni di questo mese oltre 1.000 chilometri quadrati di foresta amazzonica sono stati disboscati. Dall’inizio del 2019 questo è il secondo incremento consecutivo della deforestazione dell’Amazzonia.
![](http://www.iconanews.it/contents/uploads/2019/07/Schermata-2019-07-26-alle-09.56.52-1024x276.png)
Bolsonaro vuole ridurre la legislazione che salvaguarda l’Amazzonia anche attaccando i funzionari che hanno il compito di tutelare la foresta pluviale. Il leader brasiliano ha criticato le sanzioni a tutela dell’ambiente a danno degli agricoltori, incoraggiando i taglialegna, i proprietari terrieri e gli speculatori a distruggere le foreste. Il governo brasiliano ha tagliato il 95% del budget del ministero dell’Ambiente che era di 2,9 milioni di dollari destinati a contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici.
New Scientist sottolinea che questi livelli di deforestazione sono comunque molto lontani da quelli registrati negli anni Ottanta e Novanta, quando ogni anno scomparivano decine di migliaia di km² di foresta e che, dal 2004 al 2018, il disboscamento è diminuito del 72% ma, anche se il 40 % dell’Amazzonia si trova fuori dai confini brasiliani, l’atteggiamento di Bolsonaro può mettere a repentaglio la sopravvivenza dell’Amazzonia, causando danni globali.