
Durante il suo primo mandato, Donald Trump ha istituito la Space Force – sesto ramo operativo delle forze armate – , riconoscendo lo spazio come “il più recente dominio di guerra al mondo”. Questa iniziativa ha evidenziato l’importanza strategica dello spazio per la sicurezza nazionale e ha stimolato investimenti nel settore della difesa spaziale. Con la sua rielezione e l’affermazione “Metteremo la nostra bandiera a stelle e strisce su Marte“, il rieletto Presidente USA esplicita subito la possibilità di potenziare la Space Force, aumentando i finanziamenti per tecnologie avanzate e infrastrutture spaziali, consolidando così la posizione degli Stati Uniti nel settore.
Commercializzazione dello spazio: un’opportunità per le imprese private
La volontà di Trump di promuovere la commercializzazione dello spazio è emersa con la proposta del 2018 di terminare i finanziamenti diretti alla Stazione Spaziale Internazionale entro il 2025, delegando la gestione al settore privato. Anche se la proposta non è stata attuata, ha aperto la strada a un maggiore coinvolgimento delle aziende private nello spazio.
Il 21 gennaio, Reuters ha riportato che la neo insediata amministrazione Trump potrebbe abolire il National Space Council della Casa Bianca. Secondo fonti citate dall’agenzia, i lobbisti di SpaceX avrebbero fatto pressioni per la sua eliminazione, ritenendolo una “perdita di tempo”. L’abolizione del National Space Council (NSC) comporterebbe la perdita di un organismo chiave per la coordinazione delle politiche spaziali degli Stati Uniti.
La collaborazione tra Trump ed Elon Musk: un fattore chiave
La relazione tra Trump ed Elon Musk, CEO di SpaceX, è particolarmente rilevante. Nel novembre 2024, Trump ha assistito personalmente a un test di volo del veicolo Starship di SpaceX in Texas, dimostrando il suo sostegno alle iniziative private nel settore spaziale. Questa collaborazione potrebbe tradursi in contratti governativi più consistenti per aziende come SpaceX, favorendo lo sviluppo di nuove tecnologie e missioni spaziali. Come ha detto Musk:
“Lo spazio sarà la prossima grande frontiera per l’umanità.”
Le sfide nelle collaborazioni internazionali
La politica “America First” di Trump potrebbe influenzare le collaborazioni internazionali nello spazio. La sua amministrazione ha spesso criticato le regolamentazioni europee e ha richiesto un aumento delle spese per la difesa da parte dei membri della NATO. Queste posizioni potrebbero complicare le partnership internazionali in progetti spaziali e portare a una maggiore competizione tra nazioni per l’accesso e il controllo delle risorse spaziali. Recentemente, la NASA ha riportato che le collaborazioni internazionali sono cruciali per il successo delle missioni lunari.
La direzione futura della space economy
In sintesi, la rielezione di Trump potrebbe accelerare la militarizzazione dello spazio attraverso il potenziamento della Space Force e promuovere la commercializzazione spaziale incentivando le imprese private. Tuttavia, le sue politiche potrebbero anche introdurre tensioni nelle collaborazioni internazionali, influenzando la direzione futura della space economy globale. Questo scenario richiede un’attenta valutazione delle politiche spaziali per garantire che lo spazio rimanga un’opportunità di crescita e collaborazione per tutti.
Nonostante lo spazio abbia un valore indiscusso per il monitoraggio delle variabili del cambiamento climatico, è già chiara invece la direzione dell’amministrazione Trump sulla ricerca spaziale climatica, segnata dall’uscita tempestiva dall’Accordo di Parigi e dai tagli ai programmi di ricerca climatica della NASA nel precedente mandato.