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Bandiere Verdi e Nere sulle Alpi assegnate da Legambiente

Secondo la nuova edizione del rapporto "Carovana delle Alpi" nel 2021 sono aumentate le Bandiere Verdi sulle Alpi: sono 18 contro 9 nere

Secondo la nuova edizione del rapporto di Legambiente “Carovana delle Alpi” quest’anno sono aumentate le Bandiere Verdi sulle Alpi; per questo 2021 sono 18 gli stendardi volti a premiare pratiche innovative messe in atto da giovani imprenditori e imprenditrici che puntano su tecnologie e valorizzazione dell’esistente nel ritorno in terra d’origine, per esperienze di qualità ambientale e culturale dei territori ad alta quota. 9 invece sono le Bandiere Nere simbolicamente conferite alle pratiche dannose, senza futuro che mettono a rischio il territorio montano. L’elenco delle Bandiere Verdi : 5 in Piemonte, 2 in Valle d’Aosta, una in Lombardia, 3 in Alto Adige, 2 in Trentino, 2 in Veneto, 3 in Friuli Venezia Giulia. Le Bandiere Nere invece: 2 in Piemonte, una in Lombardia, una in Alto Adige, una in Trentino, una in Veneto e 2 in Friuli.

Foto di Julius Silver da Pixabay

Nel dettaglio le Bandiere conferite in Piemonte: Parco Naturale Gesso e Stura (CN) sviluppatosi con l’obiettivo di ridare una funzione sociale ai fiumi, in un’area che oggi abbraccia 14 Comuni e 70 km di corsi d’acqua, tra attività e infrastrutture rispettose dell’habitat naturale, Comitato per la tutela del fiume Sesia e dei suoi affluenti (VC) che da anni si distingue nella salvaguardia dell’ecosistema fluviale opponendosi a progetti invasivi di sfruttamento idroelettrico e promuove attività a ridotto impatto ambientale come kayak, canoa, rafting e canyoning, Associazione Piccolo Carro ODV di Chiaverano (TO) che ha unito il recupero di terreni abbandonati all’attenzione per i diversamente abili, creando una comunità che coniuga il potenziale delle risorse naturali con attività laboratoriali, possibilità di terapia e inclusione sociale, Gruppo PEFC del Pineroles–Legno Locale (TO/VCO) per il progetto TracciaLegno, tra i primi a livello regionale a certificare la qualità a km zero delle produzioni legnose, Giovani facilitatori della rete RIFAI della Valle Stura (CN) per il loro impegno nel coniugare percorsi di crescita personale con attività di sostegno al superamento delle disuguaglianze socio-economiche tra città e aree interne.

Foto di nonmisvegliate da Pixabay

In Valle d’Aosta: la prima è stata attribuita al Gruppo di Acquisto Solidale (Gas) di Pont-Saint-Martin per la capacità di resilienza nel difficile periodo del lockdown totale, con la costituzione di un gruppo di acquisto solidale che valorizza le piccole produzioni locali di montagna e il consumo sostenibile, diventando uno dei punti di riferimento per azioni di solidarietà in collaborazione con le associazioni di volontariato del territorio e la seconda a Matteo Alberti, organizzatore SkiAlp’Xperience e alla Proloco di Valgrisenche. SkiAlp’Xperience è un evento di scialpinismo ideato e organizzato, nell’inverno tra febbraio e maggio 2021 ossia in piena pandemia, da Matteo Alberti con il prezioso contributo e l’indispensabile supporto della Proloco di Valgrisenche.

In Lombardia: ASFO (associazione fondiaria) Valli delle Sorgenti (VA) per il tentativo di recuperare un territorio fragile, provato da incendi e dissesto idrogeologico, unendo le forze per una gestione forestale capace di rispondere alla sfida dei cambiamenti climatici.

Foto di Daniel_Nori da Pixabay

In Alto Adige: Plattform LAND/Piattaforma per il rurale per il Progetto pilota per la gestione degli spazi ed edifici vuoti, che punta a aumentare l’attrattività della comunità riducendo al contempo il consumo di suolo, grazie a un uso intelligente dei terreni, al networking con organizzazione estere e un approccio basato sulle esigenze delle persone interessate che tiene conto del tessuto edilizio esistente, Provincia di Bolzano per gli aiuti agli agricoltori che con le loro coltivazioni a prato tutelano gli uccelli che nidificano a terra nella valle di Malles, Provincia di Bolzano e Fondazione Pro paesaggio Alto Adige per la trasformazione di un meleto in biotopo a Magrè, un’oasi di naturalità in un’area connotata da un’agricoltura di tipo intensivo.

In Trentino: Progetto BrennerLEC per avere dimostrato come la riduzione della velocità in autostrada diminuisca l’inquinamento dell’aria, contribuendo a rendere il traffico veicolare sull’asse del Brennero più rispettoso della salute e compatibile con le caratteristiche del territorio attraversato; Associazione Donne in Campo Trentino per le buone pratiche nella coltivazione, con massima attenzione a biodiversità e fertilità del suolo, ma anche all’innovazione positiva nel rapporto con i consumatori e nell’aiuto reciproco.

In Veneto: Comune di Livinallongo del Col di Lana (BL) per aver posto al centro dell’agire amministrativo la resilienza ai cambiamenti climatici e la partecipazione delle comunità nel solco degli obiettivi dell’Agenda 2030, valorizzando il patrimonio naturale riconosciuto dall’UNESCO nel cuore delle Dolomiti, Federico Sordini imprenditore del Bellunese, per essersi avventurato su percorsi nuovi e creativi dell’imprenditoria che produce capi d’abbigliamento con lana organica e certificata contro il maltrattamento, coinvolgendo molte donne in un’attività che punta a trasformare in cooperativa con corsi di formazione per la manifattura diffusa.

Foto di Antelao da Pixabay

In Friuli Venezia Giulia: amministrazione comunale di Dogna per i progetti di contrasto alla marginalizzazione, dalle installazioni artistiche ispirate all’Agenda 2030 dell’ONU alla riorganizzazione degli spazi del Museo del Territorio resi anche efficienti da un punto di vista energetico, Lis Aganis, Ecomuseo Regionale delle Dolomiti Friulane per il progetto PassiParole che rafforza le comunità e promuove il turismo dolce ed esperienziale, attraverso un’originale modalità d’esplorazione del territorio, Elisa Manig tecnica radiologa e imprenditrice del territorio 28enne, per la scelta di tornare nella piccola frazione di Tiglio, nella Valle del Natisone, terra di confine di minoranza slovena a declino demografico e far ripartire l’azienda agricola di famiglia, avviando una filiera circolare e promuovendo la cooperazione tra donne che valorizzano i sapori del luogo.

Legambiente ha dichiarato che: “Tra le 18 esperienze premiate nel 2021, il successo delle aree interne montane si misura sulla capacità di dare spazio, in particolare, a menti giovani e innovative, anche e soprattutto donne. Da un punto di vista socio-economico, emergono la valorizzazione delle foreste e dei terreni agricoli e piccoli progetti che hanno al centro azioni basate sulla natura. Mentre nuovi segnali d’attenzione e sensibilità al territorio arrivano tramite la proposta di attività profondamente integrate con i contesti naturali. Le buone pratiche raccolte in Carovana delle Alpi e premiate dalle Bandiere Verdi 2021 ci indicano che ci sono tutti i presupposti perché la montagna possa assumere una nuova centralità. Occorre però insistere ancora una volta sui cambi di prospettiva e su visioni più innovative. Spiace rilevare come nelle liste stilate dalle singole Regioni per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) non sempre siano stati colti aspetti da noi segnalati come cruciali rispetto al ruolo che la montagna può svolgere in risposta alla crisi climatica e a quella pandemica. Per questo, continueremo a essere attenti osservatori di quanto verrà proposto sui territori dell’arco alpino, vigilando sull’impiego dei fondi che dovranno essere spesi per una reale transizione ecologica”.

Foto di Sergio Cerrato – Italia da Pixabay

Veniamo ora alle note dolenti, ossia alle Bandiere Nere.

In Piemonte: Comune di Limone e rete di imprese Limone On (CN) per l’iniziativa di aerotaxi in elicottero Montecarlo-Limone, un progetto in netto contrasto con le politiche chieste dall’Europa per ridurre le emissioni climalteranti, a vantaggio di pochi privilegiati e a discapito dell’ambiente e di quanti lottano per uno sviluppo montano che coinvolga tutti, in equilibrio con la natura; presidente dell’Unione Montana dei Comuni del Biellese Orientale (BI) e Regione Piemonte per un incomprensibile progetto di bacino di innevamento artificiale all’interno del SIC e ZCS Valsessera, finalizzato all’innevamento di piste da discesa a quote tra i 1100 e i 1600 metri slm, alcune delle quali esposte a Sud, verso la pianura, sebbene tutti gli esperti sconsiglino gli investimenti al di sotto dei 1800 m slm.

In Lombardia: Comune di Corteno Golgi (BS) per la rinuncia alla tutela della Riserva Naturale delle Valli di Sant’Antonio a favore d’interessi privati, con un accordo per il riconfinamento (ossia la riduzione) dell’area della ZSC, al fine di consentire la realizzazione di una mini-centrale e di infrastrutture turistiche invasive.

In Alto Adige: Giunta della Provincia Autonoma di Bolzano che ha approvato l’ampliamento dell’aeroporto di Bolzano, in contrasto con quanto deciso invece dal referendum e con un effetto distruttivo sull’ultimo grande sito di riproduzione del rospo smeraldino della provincia.

In TrentinoProvincia Autonoma di Trento per una sconcertante delibera di riorganizzazione dell’Agenzia Provinciale per l’Ambiente (APPA) con cui vengono accorpate le funzioni di autorizzazione e controllo, andando contro i principi della legge istitutiva del Sistema Nazionale di Protezione Ambientale, una decisione che di fatto depotenzia tutte le attività tecniche e di controllo dell’APPA.

In Veneto: Comune di Malcesine (VR)per avere concesso a privati l’uso di una superficie di particolare pregio ambientale e naturalistico per realizzare una croce di 18 metri sul Monte Baldo a scopi prettamente commerciali, Regione Veneto che continua a perseguire il progetto del cosiddetto “Carosello no-car delle Dolomiti”, una “bulimica” idea progettuale che prevede la realizzazione di un grande luna-park sciistico nel cuore dell’area Dolomiti Unesco, a discapito dell’ambiente e del turismo dolce che potrebbe affermarsi in quel territorio.

In Friuli Venezia Giulia: Consorzio Turistico del Tarvisiano per la rassegna di concerti rock organizzata nella splendida località dei Laghi di Fusine, area SIC-ZPS, con un impatto non indifferente sui fragili ecosistemi montani, Assessorato Regionale al Turismo, Promoturismo FVG e Comune di Chiusaforte per il progetto di ripristino di piste e impianti di sci a Sella Nevea, che prevede quasi 3 milioni di euro per la realizzazione di una nuova area slalom nel cuore delle Alpi Giulie, in una conca di straordinaria bellezza e in un’area posta al di sotto di quella che viene definita LAN – linea di affidabilità della neve a fini turistici.

Stefania Andriola

Lavoro in redazione da febbraio 2010. Mi piace definirmi “giornalista, scrittrice e viaggiatrice”. Adoro viaggiare, conoscere culture diverse; amo correre, andare in bicicletta, fare lunghe passeggiate ma anche leggere un buon libro. Al mattino mi sveglio sempre con un’idea: cercare di aggiungere ogni giorno un paragrafo nuovo e interessante al libro della mia vita e i viaggi riempiono le pagine che maggiormente amo. La meteorologia per me non è solo una scienza ma è una passione e un modo per ricordarmi quanto siamo impotenti di fronte alle forze della natura. Non possiamo chiudere gli occhi e dobbiamo pensare a dare il nostro contributo per salvaguardare il Pianeta. Bastano piccoli gesti.

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