Politiche

Germania, c’è l’accordo per il governo “semaforo”: il clima centrale nell’agenda

È stato presentato il nuovo governo della Germania, composto da Socialdemocratici, Verdi e Liberali: sarà guidato da Olaf Scholz e ha annunciato un'agenda ambiziosa sotto diversi punti di vista

A circa due mesi dalle elezioni è stato annunciato l’accordo per la formazione del prossimo governo della Germania: a sostituire l’esecutivo di Angela Merkel sarà la cosiddetta formazione a “semaforo“, composta da Socialdemocratici (SPE), Verdi e Liberali della FPD (Partito Liberale Democratico). Alla guida Olaf Scholz, membro del Partito Socialdemocratico di Germania, che al momento è Ministro delle Finanze e diventerà cancelliere dal mese di dicembre.

L’annuncio per la formazione del nuovo governo è arrivato ufficialmente mercoledì 24 novembre, e i tre partiti hanno presentato la ripartizione dei ministeri e il contratto di coalizione: in cima all’agenda politica ci sarà il clima, il cui dicastero sarà guidato dai Verdi.

Nuovo governo in Germania, la ripartizione dei ministeri

L’esecutivo “semaforo” vedrà i Verdi alla guida dei ministeri dei Economia e protezione del Clima, Ambiente e tutela dei consumatori e Nutrizione e Agricoltura. Ai Verdi anche la Famiglia e gli Esteri, una ripartizione che, come ha fatto notare in un commento il Direttore della ricerca ISPI Antonio Villafranca, potrebbe portare Berlino ad assumere posizioni «meno morbide» verso Russia e Cina.

La maggior parte dei ministeri sarà affidata ai Socialdemocratici, che hanno ottenuto la fetta maggiore di seggi: dalle loro fila arriva il cancelliere Scholz e guideranno loro gli Interni, la Difesa e i ministeri di Edilizia e alloggi, Lavoro e affari sociali, Salute, Cooperazione economica e sviluppo.
Finanza, Giustizia, Trasporti e digitale, Istruzione e ricerca saranno invece nelle mani dei Liberali.

Clima centrale nel programma di governo: cresce l’ambizione della Germania

Il programma presentato ieri prevede diversi punti chiave. Tra i principali spiccano l’aumento del salario minimo orario a da 9,60 a 12 euro, un piano per legalizzare la vendita di cannabis, l’abbassamento dell’età minima per votare a 16 anni e la riduzione del tempo necessario per richiedere la cittadinanza da 8 a 5 anni di residenza in Germania.

A spiccare nella nuova agenda di governo della Germania è però soprattutto la lotta alla crisi climatica, a cui è stato dato grande risalto anche durante la conferenza stampa che si è svolta a Berlino per presentare il Governo.
«Il mondo è in subbuglio, non possiamo permetterci di stare fermi», ha detto Scholz, e ha sottolineato che l’esecutivo «vuole avere il coraggio di fare più progressi» e per questo «investirà in modo massiccio in Germania per fare in modo che resti all’avanguardia».

I punti principali del programma, per quanto riguarda il clima, prevedono di anticipare l’addio al carbone dal 2038 al 2030 e di raggiungere, sempre entro il 2030, l’80 per cento di elettricità proveniente da fonti rinnovabili. Confermato l’obiettivo delle zero emissioni nette per il 2045.

L’agenda annunciata a Berlino fa ben sperare per il contrasto alla crisi climatica e per l’esempio che il governo tedesco può dare agli altri esecutivi europei. È tuttavia necessario sottolineare che al momento non si profila un lavoro semplice per il prossimo cancelliere, che sarà chiamato ad attuare un programma ambizioso con una coalizione che vede al suo interno anime e interessi molto diversi. Tra le criticità principali ci sarà probabilmente quella di trovare i soldi necessari a mantenere le promesse senza infrangere quella di non aumentare le tasse e di evitare un nuovo indebitamento, un punto su cui si preannunciano inflessibili soprattutto i Liberaldemocratici.

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Valeria Capettini

Laurea triennale in Lettere e magistrale in Comunicazione, dal 2021 sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Lombardia. Nel 2016 sono entrata a far parte della squadra di Meteo Expert: un'esperienza che mi ha insegnato tanto e mi ha permesso di avvicinarmi al mondo della climatologia lavorando fianco a fianco con alcuni dei maggiori esperti italiani in questo settore. La crisi climatica avanza, con conseguenze estremamente gravi sull’economia, sui diritti e sulla vita stessa delle persone. Un'informazione corretta, approfondita e affidabile è più che mai necessaria.

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