
La National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) ha annunciato che smetterà di monitorare i costi associati ai disastri meteorologici estremi. Questa è la conseguenza delle politiche sul clima dell’amministrazione Trump, una scelta rappresenta un passo indietro nella raccolta di dati fondamentali per comprendere l’impatto economico e sociale delle calamità naturali. Storicamente, la NOAA ha registrato danni causati da eventi come inondazioni, ondate di calore e incendi boschivi.
Il monitoraggio dei costi è vitale non solo per valutare le perdite economiche, ma anche per pianificare strategie di mitigazione e adattamento. Con questa nuova politica per la ricerca sul clima voluta dall’amministrazione Trump, esperti e ricercatori temono di perdere una visione chiara della gravità della crisi climatica in atto. Kim Doster, direttore della comunicazione della NOAA, ha affermato che la modifica è “in linea con” altre ristrutturazioni che riducono il focus sulla questione climatica.
I dati sui costi dei disastri naturali sono stati utilizzati da ricercatori e attivisti per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’urgenza di affrontare le problematiche legate al clima. Senza queste informazioni, giustificare investimenti in infrastrutture resilienti diventa complesso. La mancanza di dati aggiornati può avere effetti negativi anche sul settore assicurativo, influenzando la valutazione del rischio.
Nella comunità scientifica, cresce la preoccupazione riguardo alla trasparenza dei dati climatici. L’interruzione del monitoraggio da parte della NOAA potrebbe ridurre la fiducia nelle istituzioni scientifiche. I cittadini hanno diritto a conoscere l’entità del problema climatico e il suo impatto sulle loro vite quotidiane. Senza un database dettagliato sui costi dei disastri, gli studiosi troveranno più difficile analizzare tendenze nel tempo.
Negli ultimi anni, i costi associati ai disastri naturali negli Stati Uniti sono aumentati in modo significativo. Nel 2022, eventi meteorologici estremi hanno causato danni miliardari, con stime che suggeriscono che il costo totale potrebbe superare i 100 miliardi di dollari all’anno senza misure adeguate. Senza un monitoraggio continuo, si rischia di sottovalutare il problema e ritardare interventi cruciali.
L’abbandono del monitoraggio da parte della NOAA solleva interrogativi su come verranno gestiti futuri interventi governativi in risposta alle calamità naturali. Se mancano dati affidabili, giustificare finanziamenti per infrastrutture resilienti diventa difficile. I cittadini potrebbero trovarsi di fronte a un futuro incerto se non verranno ripristinate pratiche efficaci nella raccolta dati.